Succede per la prima volta nella storia della magistratura: una donna alla guida della procura generale di Milano. Si chiama Francesca Nanni e la funzione le è stata assegnata dal plenum del Csm.
Francesca Nanni, ex capo della procura di Cuneo, ha guadagnato in plenum 14 preferenze, ca rispetto agli 8 voti andati all’altro candidato, Fabio Napoleone, ex consigliere del Csm. L’incarico al vertice della procura generale di Milano era vacante dallo scorso febbraio, dopo il pensionamento di Roberto Alfonso.
Trasferita, nel 1992, alla procura di Genova, si occupò dei reati contro la pubblica amministrazione, trattando, tra l’altro, procedimenti per corruzione e concussione che coinvolsero funzionari dell’Anas locali e nazionali. Francesca Nanni fu anche alla procura distrettuale antimafia, dove le venne affidato il territorio del ponente ligure, caratterizzato da importanti infiltrazioni mafiose. Furono anni caratterizzati da indagini su associazioni a delinquere operanti, anche all’estero, nei settori del gioco d’azzardo, dell’usura, del riciclaggio e dell’importazione e traffico di sostanze stupefacenti dal Sudamerica e dal Marocco e poi dalle inchieste sul terrorismo internazionale e sul contrasto al finanziamento in particolare di quello di matrice islamica.
Da procuratrice di Cuneo e poi da pg di Cagliari, oltre a occuparsi dell’organizzazione e della direzione dei due uffici, continuò sempre a svolgere anche un’attività giurisdizionale partecipando, da procuratrice, ai turni, compresi quelli per le urgenze. Da Pg di Cagliari, si occupò in prima persona di molte udienze davanti agli uffici giudicanti dando pareri in materia di libertà personale.