Dal 18 al 20 settembre è in programma la quarta edizione Milano Arch Week – la manifestazione dedicata all’architettura, alle trasformazioni urbane, agli spazi di cittadinanza e al futuro delle città con la direzione artistica di Stefano Boeri, Presidente di Triennale Milano, e il contributo scientifico del Politecnico di Milano.
Milano Arch Week torna in città!
Dopo il grande seguito che ha avuto la Milano Arch Week Marathon il 16 maggio 2020 la manifestazione torna con una formula dove la dimensione “live”, nelle sedi di Triennale Milano, Politecnico di Milano e Fondazione Giangiacomo Feltrinelli, dialoga con quella digitale.
Questa edizione, che vede coinvolte alcune delle grandi protagoniste dell’architettura internazionale, mette al centro lo spazio – urbano e non – indagandone potenzialità e limiti rispetto alle sfide epocali del nostro presente: dall’emergenza sanitaria alla crisi climatica, dalla presenza sempre più pervasiva della tecnologia alla trasformazione dei luoghi dove crescere, delle forme di cittadinanza e di comunità. Un’edizione che, dando grande spazio ad alcune donne architetto e alla ricchezza delle loro prospettive, mira a far emergere in modo bilanciato esperienze e progetti da tutto il mondo.
Il programma
Per tutta la giornata di sabato 19 settembre in Triennale si terranno incontri, tavole rotonde e confronti, che nel pomeriggio verranno affiancati da una marathon online con gli ospiti internazionali.
Si inizia alle ore 10.00 (fino alle ore 13.00) con la conferenza Architettura e medicina: ripensare gli spazi della sanità con Andrea Bellone, Stefano Boeri, Ivo Casagranda, Matteo Stocco, con la moderazione di Ciro Paolillo e Monica Ghinaglia. Dalle ore 11.00 alle 18.00, nell’area del Teatrino del Giardino di Triennale, si succederanno gli incontri sulla Strategia di adattamento Milano 2020 – che approfondisce lo scenario della ripartenza della città di Milano e propone alcune azioni, immediate o da programmare, nel post Covid-19 – nell’ambito di Milano Urban Center – Idee per Milano 2020.
La mattinata di sabato inizia con Milano Strade Aperte, un itinerario in bicicletta alla scoperta dei nuovi interventi di urbanistica tattica del Comune di Milano (partenza ore 10.00 di fronte a Triennale Milano in Viale Alemagna 6, presentarsi muniti di bicicletta). Il Giardino di Triennale (area Bosco) accoglierà gli incontri:
- Table Game. A Research Project Inside Milan As a Playground, discussione sulle trasformazioni di Milano a cura di Domus Academy, con Matilde Cassani e Lucia Tozzi (ore 11.00);
- la presentazione di Perfume: Ettore Spalletti, a cura di Mousse Magazine con Cristiano Raimondi e Tommaso Trini moderata da Angela Vattese (ore 14.30);
- Lockdown Architecture, a cura di Editoriale Lotus con Nina Bassoli, Pippo Ciorra, Alessandro Balducci, Mirko Zardini, Elena Barthel, Giancarlo Mazzanti, Jeffrey Schnapp (ore 15.30);
- Life after Architecture after Covid, un dialogo fra giovani progettisti italiani per costruire un immaginario post-pandemico attraverso l’architettura (ore 16.30).
Nel pomeriggio ha inizio la MAW Marathon – sul canale di YouTube di Triennale e sulle pagine Facebook di Milano Arch Week e di Triennale – che vedrà protagonisti gli ospiti internazionali: Momoyo Kaijima (ore 15.30), Lina Ghotmeh (ore 16.30), Odile Decq (ore 17.30), Anupama Kundoo (ore 18.30). Alle ore 19.30, sempre sulle piattaforme online, Elizabeth Diller e Martha Thorne saranno in dialogo con Stefano Boeri; la lecture di Steven Holl (ore 20.30) chiuderà il programma. I live delle lecture, in lingua inglese, verranno trasmessi anche nel Salone d’Onore di Triennale.
Domenica 20 settembre Milano Arch Week continua alla Fondazione Giangiacomo Feltrinelli con il programma di About a City. Mettere al centro le persone, i bisogni, diritti e le aspirazioni di chi abita città, territori e comunità: A Human Place, la nuova edizione di About a City curata da Fondazione Giangiacomo Feltrinelli invita a ripensare i luoghi in cui viviamo all’indomani della crisi. Tre gli ambiti: la scuola, fra conoscenze ed esperienze per la crescita e lo sviluppo di bambini e bambine, ragazzi e ragazze; il diritto alla casa e a forme di convivenza inedite; gli immaginari, per pensare a nuove tensioni trasformative delle città e dei luoghi in cui viviamo, dando voce alle aspirazioni dei giovani e delle comunità.