spiagge 2020 coronavirus
spiagge 2020 coronavirus
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Come sarà andare al mare : apertura spiagge, lidi e stabilimenti balneari 

Come dovrebbero cambiare le spiagge e quali regole saranno messe in atto per permettere agli italiani di andare in spiaggia in tutta sicurezza durante l’estate. INAIL ha pubblicato un documento tecnico in collaborazione con l’Istituto Superiore di Sanità in cui vengono fornite le linee guida per le spiagge libere e gli stabilimenti.

Le linee guida per le spiagge, app e prenotazioni obbligatorie

L’Istituto Superiore di Sanità (ISS), insieme all’Inail, ha firmato un Protocollo con le Nuove Regole 2020 per SPIAGGEMARE e STABILIMENTI BALNEARI.

Da Lunedì 18 Maggio: sarà un inizio Estate, in spiaggia, caratterizzata dal distanziamento e dalla protezione. Sono questi i due pilastri fondamentali su cui si basa il protocollo, composto da regole rigide, quasi impossibili. A tal proposito, le associazioni di categorie delle imprese del turismo delle spiagge sono sul piede di guerra e non hanno dubbi: il protocollo è insostenibile.
Vediamo cosa prevederebbe il documento.

– Stabilimenti aperti per fascia oraria, e con prenotazione obbligatoria

– Favorire i pagamenti CONTACTLESS con carta o bancomat, e meno l’uso dei contanti

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 Evitare tutte le attività di gruppo sportive-ludiche 

– minimo 4,5 metri di distanza tra ombrelloni della stessa fila

– minimo 5 metri tra file di ombrelloni

– minimo 2 metri tra lettini

– Igienizzazione dei lettini

– distanziamento sociale tra bambini

– Vietato uso promiscuo delle cabine

– Vietato uso delle PISCINE

RISTORANTI spiaggia

4 metri a cliente in ristoranti, no a buffet. Lo spazio per ogni cliente nei ristoranti deve più che triplicare passando da 1,2 metri a quattro mentre dovrà essere eliminato il servizio a buffet. Nel documento di Inail Iss sulla ristorazione si sottolinea anche l’importanza dell’introduzione della prenotazione obbligatoria.

 

Spiagge libere e perplessità delle Regioni

Per quanto riguarda le spiagge libere, bisognerà fissare dei cartelli in varie lingue che indichino i comportamenti da seguire dando la precedenza all’obbligo di mascherine e il distanziamento sociale e andrà tracciato il perimetro di ogni allestimento di ombrellone.

Si pensa anche a delle app per le prenotazioni online e i turni e di vietare la respirazione bocca a bocca da parte del bagnino nel caso di difficoltà in acqua.

Per quanto riguarda le prenotazioni, saranno favorite soprattutto perché in questo modo si potrà risalire ai contatti in caso di soggetti positivi. Infine saranno vietati anche assembramenti in acqua. Questo significa che il bagno sarà garantito ma a distanza.

Le linee guida proposte però non sono state accolte in maniera positiva da tutte le regioni. La Liguria ad esempio ha lamentato che con questo sistema si andranno a perdere il 75 per cento dei posti.

MISURE SPECIFICHE PER I LAVORATORI

Va ribadita la necessità di una corretta e frequente igiene delle mani, anche attraverso la
messa a disposizione in punti facilmente accessibili di appositi dispenser con soluzione
idroalcolica.
Per quanto concerne il personale eventualmente dedicato ad attività amministrative
in presenza di spazi comuni, è necessario indossare la mascherina chirurgica; allo
stesso modo, il personale addetto alla cassa dovrà indossare la mascherina chirurgica
prevedendo altresì barriere di separazione (ad es. separatore in plexiglass).

Il personale addetto alle attività di allestimento/rimozione di ombrelloni/sdraio/etc.,
deve utilizzare obbligatoriamente guanti in nitrile seguendo scrupolosamente le
procedure di vestizione/svestizione ed attenersi scrupolosamente alle procedure per la
corretta pulizia delle mani evitando il contatto diretto con le superfici dell’attrezzatura.
Particolare attenzione dovrà essere posta ai locali spogliatoi ed ai servizi igienici, in
particolare prevedendo un’adeguata attività di pulizia degli stessi.

Per quanto concerne l’attività di salvamento in mare svolta dal “bagnino” o comunque
di primo soccorso nei confronti dell’utenza, è da rilevare la necessità – stante la
modalità di contagio da SARS-CoV-2 – di attenersi alle raccomandazioni impartite
dall’Italian Resuscitation Council (IRC) nonché dall’European Resuscitation Council (ERC)
nell’esecuzione della rianimazione cardiopolmonare, riducendo i rischi per il soccorritore
(nella valutazione del respiro e nell’esecuzione delle ventilazioni di soccorso), senza
venire meno della necessità di continuare a soccorrere prontamente e adeguatamente
le vittime di arresto cardiaco.

Nel rispetto del criterio di sicurezza, è necessario quindi considerare e valutare come
proteggere contestualmente i soccorritori dal rischio di contagio.
Pertanto, ogni volta che viene eseguita la rianimazione cardiopolmonare (RCP) su
un adulto è necessario diffondere le indicazioni fornite da ERC e IRC come di seguito
riportato.

In attesa di nuove evidenze scientifiche, si raccomanda di valutare il respiro soltanto
guardando il torace della vittima alla ricerca di attività respiratoria normale, ma senza
avvicinare il proprio volto a quello della vittima e di eseguire le sole compressioni (senza
ventilazioni) con le modalità riportate nelle linee guida. Se disponibile un DAE utilizzarlo
seguendo la procedura standard di defibrillazione meccanica.
Si raccomanda di indossare i dispositivi di protezione individuale (DPI). Al termine della
RCP, il soccorritore deve lavarsi accuratamente le mani con acqua e sapone o con gel
per le mani a base di alcool.

Si raccomanda, inoltre di lavare gli indumenti appena possibile e prendere contatto con
le autorità sanitarie per ulteriori suggerimenti, se del caso.

 

Per consultare l’informativa Inail, clicca QUI

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