Cultura, design, sport e spazi per i giovani: così rivivrà Porta Genova, il primo degli ex scali ferroviari che sarà restituito alla città.
In attesa della riqualificazione complessiva di tutte e sette le zone di binari dismessi della città, Il progetto «Agroscalo 2020» ha vinto il bando pubblico indetto da Fs.
Verranno coltivati, confezionati e venduti sul posto erbe, germogli, fiori e ortaggi. Serra panoramica, aree gioco, laboratori e mercatino.
AGROSCALO 2020 è stato presentato al Comune di Milano che, come spiega una nota, avvierà la fase di interlocuzione con Future Fond, la società promotrice ed esecutrice, per arrivare in autunno alla sua versione definitiva.
Coltivazione e vendita
Agroscalo 2020 si basa su un modello di economia circolare: nell’area ferroviaria ci sarà un’attività agricola che svilupperà l’intera filiera produttiva, dalla coltivazione alla trasformazione di oltre 150 specie di erbe, germogli, fiori e ortaggi, fino alla vendita. Oltre a questo saranno realizzati percorsi di collegamento, un padiglione in legno, una serra panoramica, aree attrezzate per il fitness e per il gioco dei bambini. Gli spazi potranno accogliere fiere, un mercato settimanale, laboratori didattici e incontri pubblici.
Due anni più uno
Il contratto con il Gruppo FS Italiane per l’uso dello scalo sarà firmato dopo l’approvazione definitiva del progetto da parte del Comune e durerà due anni più uno eventualmente rinnovabile. «Agroscalo 2020 ha tutte le caratteristiche per restituire nel breve periodo l’area alla fruibilità pubblica, riconnettendo la stazione, i Navigli e zona Tortona», ha commentato l’assessore all’Urbanistica, Pierfrancesco Maran. Il lavoro sugli usi temporanei procede anche per gli altri ex scali ferroviari. Gruppo FS Italiane ha pubblicato martedì i bandi per gli usi di Porta Romana e Farini.