Sushi: la cucina giapponese spopola a Milano, la tradizione della “cotoletta” tiene solo in centro.
La tradizione della cotoletta era già stata minata dalla cucina cinese, eppure il sorpasso vero e proprio è stato effettuato da quella dei ‘cugini’ giapponesi. A rivelarlo sono alcune statistiche effettuate da Zomato, un’applicazione di ricerca nel campo della ristorazione, su tutto il territorio milanese: in 9 zone su 16, il sushi è l’alimento che si trova più facilmente. Le tipologie di ristorante prese in esame sono le più svariate: dalla trattoria al locale di lusso, dalla tavola calda al bar che vende panini e tramezzini. Il sushi ha superato tutti.
Le zone in cui la tradizione riesce ancora a tenere sono le più turistiche, cioè Duomo, San Babila e Navigli. Buenos Aires, invece, è la roccaforte della cucina etnica, mentre nel quartiere Isola vanno forte le proposte gastronomiche più salutiste.
Per mantenere la tradizione, segnaliamo la ricetta avuta nella giornata mondiale della cotoletta alla milanese.
INGREDIENTI per 4 persone
4 costolette di vitello tagliate alte quanto l’osso
100 g di burro
2 uova
100 g di farina
200 g di pane grattugiato
sale
1 limone
PREPARAZIONE
Incidete la pelle esterna delle costolette perché non si alzino durante la cottura e appiattitele battendole leggermente con il batticarne.
Passatele nella farina facendo in modo che questa aderisca uniformemente alle costolette, battendole con le mani per togliere quella in eccesso.
Con la forchetta sbattete le uova in un piatto fondo, quindi immergetevi ogni fettina una alla volta tenendola per l’osso, in modo che risulti integralmente inumidita nell’uovo e poi impanatele immediatamente passandole nel pane grattugiato grosso che avrete adagiato su un piatto, premendo con il palmo della mano facendo in modo che il pangrattato aderisca interamente su ogni fetta.
Ponete quindi una padella col burro e fatelo sciogliere a fuoco vivace quindi, appena si sarà fuso, fatevi cuocere le costolette una ad una 8 minuti per lato fino a quando non risulteranno ben dorate, quindi toglietele dalla padella e adagiatele in un piatto da portata ricoperto di carta assorbente, salatele e guarnitele con spicchi di limone.
Sono ottime anche gustate fredde. Per questa preparazione è necessaria carne di vitello di primissima qualità: la tradizione vuole che ogni costoletta abbia l’osso cui la carne aderisce “a bandiera”.
Se volete gustare la costoletta alla milanese come da tradizione, potete ricoprire di stagnola l’osso, detto anche manico, per consentire ai commensali di prenderlo tra le dita e spolparlo agevolmente.