Il Babbo Natale di Milano abita a Primaticcio
Tra le strade tranquille di Primaticcio, lontano dai riflettori del centro, ogni inverno succede qualcosa di speciale. In mezzo alle villette del Parco Oleandri c’è una casa che smette di essere solo un’abitazione e si trasforma in un piccolo scenario natalizio capace di attirare curiosi, famiglie e passanti.
Il protagonista è Marino, 70 anni, ex meccanico e grande amante del Natale. Basta incontrarlo per capirlo: la barba bianca curata, l’aria gentile e un entusiasmo che non conosce età raccontano più di mille parole.
Il lavoro inizia molto prima delle feste. Già ad agosto Marino comincia a progettare e costruire decorazioni, tutte realizzate a mano. Ogni anno qualcosa cambia, si aggiunge, si rinnova. E quando arriva il momento dell’accensione, il quartiere si ritrova davanti a casa sua come per un piccolo rito collettivo.
Le luci restano accese fino a metà gennaio e, nel tardo pomeriggio, non è raro vederlo uscire per salutare chi si ferma, scambiare due parole o concedere una foto. Un gesto semplice che rende quell’angolo di città ancora più umano.
Il suo spirito natalizio, però, non si ferma al cancello di casa. Quando può, Marino indossa il costume di Babbo Natale per portare un sorriso anche in ospedale. E la sera della Vigilia diventa una presenza discreta ma attesa, consegnando personalmente i regali ai bambini del vicinato.
Il legame con il quartiere è così forte che persino il murales dedicato alle Olimpiadi, realizzato poco distante, nasconde piccoli riferimenti pensati per lui.
In una Milano che corre veloce, la casa di Marino è una pausa luminosa. Un promemoria silenzioso che il Natale, quello fatto di tempo, dedizione e gesti sinceri, esiste ancora.































