Il Natale di Mignon – Eccellenze Napoletane profuma di lievito madre, agrumi del Vesuvio e antiche tradizioni che si rinnovano. La firma della pasticceria partenopea contemporanea presenta la sua collezione natalizia, un viaggio tra gusto e memoria che racconta l’anima autentica di Napoli anche lontano dalla sua terra.
Protagonista assoluto è il panettone artigianale, interpretato secondo la sensibilità napoletana e preparato nei laboratori Mignon con lievito madre vivo custodito nel laboratorio di famiglia da oltre 60 anni. Lievitazione naturale di oltre 36 ore, ingredienti selezionati e copertura con glassa alle mandorle, mandorle intere e granella di zucchero rendono ogni creazione soffice e profumata.
Tre le varianti protagoniste del Natale 2025:
- Panettone Classico, profumato di scorze d’arancia e uvetta, il dolce che più di ogni altro rappresenta la festa, nella sua forma più pura e tradizionale;
- Panettone all’albicocca Pellecchiella del Vesuvio, omaggio ai frutti della Campania, dove la dolcezza e la consistenza carnosa dell’albicocca Pellecchiella del Vesuvio si unisce a una pasta lievitata leggera e armoniosa;
- Panettone al Cioccolato e Caramello, un incontro perfetto tra la tradizione napoletana, l’intensità del cioccolato fondente e la golosità del caramello.
Ogni panettone nasce da un sapere tramandato e da un gesto quotidiano: il rinfresco del lievito madre, vivo da oltre sessant’anni, custodito e accudito come un patrimonio di famiglia. Una pratica che racchiude in sé l’essenza della pasticceria napoletana: tempo, cura, equilibrio e rispetto della tradizione. L’impasto è preparato con farine italiane, sottoposto a una tripla lievitazione naturale che richiede attenzione e conoscenza della pasta e che garantisce morbidezza, profumo e digeribilità. A completare la ricetta, ingredienti selezionati: miele di acacia, vaniglia naturale in bacche del Madagascar, mandorle italiane naturali e canditi ottenuti da frutta fresca senza conservanti.
I panettoni Mignon sono disponibili nelle pasticcerie di Milano, Torino e Roma, oppure online sullo shop ufficiale, dove è possibile ordinarli e riceverli direttamente a casa.
Il Panettone Classico è disponibile al prezzo di 37 euro. Il Panettone al Cioccolato e Caramello e il Panettone all’albicocca Pellecchiella del Vesuvio sono in vendita a 39 euro.
A ognuno la sua confezione (e c’è anche la tombola)
Le confezioni dei panettoni Mignon sono pensate anche come idee regalo da vivere in famiglia.
Quella del Panettone al Cioccolato e Caramello si trasforma in un piccolo laboratorio creativo: al suo interno, una scatola di pastelli colorati e un foglio illustrato da completare, per intrattenere i più piccoli e aggiungere un momento di gioco e condivisione al rito del Natale. Anche le confezioni del Panettone Classico e del Panettone all’albicocca Pellecchiella del Vesuvio, decorate con illustrazioni natalizie, possono essere colorate e “personalizzate” dai bambini.
Una confezione speciale celebra infine uno dei simboli più amati del Natale partenopeo: la Tombola Napoletana. All’interno della scatola in latta, oltre al Panettone Classico, c’è il tradizionale gioco da tavola, quello che in ogni casa accompagna le feste. La tombola, nata a Napoli nel XVIII secolo come gioco “domestico” alternativo al lotto, è oggi un rituale collettivo che scandisce le serate natalizie: un momento di convivialità e tradizione che Mignon reinterpreta per farne un’idea regalo.
I dolci delle feste: la tradizione napoletana in tavola
Oltre ai panettoni, la collezione natalizia Mignon accoglie i grandi classici della pasticceria partenopea, simboli di un Natale fatto di famiglia, calore e condivisione. Gli struffoli, piccole perle di pasta dolce fritte e immerse nel miele, raccontano l’essenza stessa della festa: profumati con scorze d’arancia e cedro, decorati con confettini colorati e frutta candita, sono un inno alla gioia e alla convivialità. Ogni pallina unita alle altre dal miele rappresenta i legami che tengono insieme la famiglia, in un dolce che da secoli è sinonimo di buon auspicio e abbondanza.
I mostaccioli, a forma di rombo e ricoperti da una lucente glassa di cioccolato fondente, uniscono miele, spezie e mandorle in un equilibrio di profumi che sa di casa. Le loro origini antiche, legate alla parola latina mustacea (dolci preparati con mosto d’uva), affondano nella cultura contadina del Sud.
E poi ci sono i roccocò, i biscotti alle mandorle e agrumi nati nei conventi napoletani del Trecento: dorati, croccanti e profumati, immancabili nelle ceste delle feste dall’Immacolata all’Epifania. Il loro nome deriva dal francese rocaille, per la forma tondeggiante simile a una conchiglia, e la loro consistenza “tuosta o muscia” – dura o morbida – divide da sempre le famiglie napoletane in fazioni affettuosamente opposte.
A completare la proposta, i raffinati alberi di cioccolato – fondente, bianco o al pistacchio – pensati come dono o come elegante centrotavola: una celebrazione del piacere e della bellezza, secondo la più autentica arte dolciaria napoletana.































