Milano Pride 2025: La Regione Lombardia non concede il patrocinio. Critiche dal centrosinistra
Anche quest’anno, la Regione Lombardia ha scelto di non concedere il patrocinio al Milano Pride, in programma per il prossimo 28 giugno. La decisione, maturata in Consiglio regionale, ha visto i rappresentanti del centrodestra votare contro la proposta sostenuta dal centrosinistra, confermando una linea già adottata negli anni precedenti.
Le reazioni politiche
La decisione ha suscitato forti reazioni tra le forze progressiste. Luca Paladini, consigliere regionale di Patto Civico, ha espresso amarezza parlando di “ennesima occasione mancata e mancanza di riconoscimento verso una parte significativa della cittadinanza”. Sulla stessa linea, il capogruppo del Partito Democratico, Pierfrancesco Majorino, ha criticato duramente l’orientamento del Consiglio: “È inaccettabile che un’istituzione pubblica neghi supporto a un’iniziativa pacifica che rivendica diritti e inclusione. Il no al Pride è un segnale pericoloso”.
Il corteo arcobaleno
Nonostante il diniego regionale, il Pride di Milano proseguirà come previsto, con il supporto del Comune. Palazzo Marino, infatti, ha confermato il patrocinio attraverso una delibera approvata recentemente, continuando una tradizione avviata nel 2011. Il corteo partirà da piazza della Repubblica alle ore 15.30 e si concluderà all’Arco della Pace, dove si terrà un evento con musica e interventi dal palco per celebrare i diritti e la visibilità della comunità LGBTQIA+.
Un appuntamento simbolico
Giunto alla 24esima edizione, il Milano Pride si conferma un momento di mobilitazione e festa, ma anche di impegno civile. Nonostante l’assenza del patrocinio regionale, gli organizzatori e numerosi partecipanti si preparano a far sentire la propria voce in nome dell’uguaglianza e dei diritti.