A Milano cresce il divario salariale: donne pagate molto meno degli uomini
Nel 2023 a Milano, nonostante stipendi mediamente più alti rispetto al resto d’Italia, il divario retributivo tra uomini e donne resta allarmante. I dati Inps rivelano che un lavoratore milanese guadagna in media il 38% in più rispetto alla media nazionale, ma le differenze tra i sessi sono evidenti: una donna guadagna 58 euro al giorno, contro gli 84 di un uomo.
Se gli operai hanno stipendi simili in tutta Italia, con 77 euro al giorno, il divario si fa più marcato tra impiegati e dirigenti: un impiegato maschio guadagna 132 euro al giorno, mentre una collega donna si ferma a 103 euro. Tra i dirigenti, la forbice è ancora più ampia: 656 euro al giorno per gli uomini, contro i 516 delle donne.
Anche l’inflazione ha giocato un ruolo importante nel 2023, con un aumento del 5,9% che ha ridotto il potere d’acquisto di lavoratori a tutti i livelli. Operai, impiegati e manager hanno perso tra l’8 e il 15% della loro capacità di spesa, con i contratti che non riescono a tenere il passo dei rincari.
La precarietà è un altro fattore che pesa sui redditi: a Milano ci sono oltre 300.000 lavoratori a tempo determinato e quasi 500.000 part-time, di cui il 61% sono donne.