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Lo sciopero dei mezzi pubblici previsto per sabato 5 ottobre a Milano non si terrà. L’agitazione, indetta dal sindacato Orsa Tpl a livello nazionale, è stata rinviata a causa di motivi di ordine pubblico. Il prefetto di Milano, Claudio Sgaraglia, ha deciso di precettare i lavoratori nella fascia serale, dalle 18 in poi, in concomitanza con la partita Inter-Torino e una manifestazione pro Palestina. A seguito di questa decisione, il sindacato ha scelto di revocare lo sciopero per non compromettere “l’efficacia dell’azione di protesta”. Pertanto, domani metro, bus e tram dell’Atm circoleranno regolarmente.

Le ragioni della protesta erano state chiaramente espresse in una nota del sindacato: “Sarà una giornata di mobilitazione di tutti gli autoferrotranvieri per rivendicare i temi fondamentali su cui si basa la nostra piattaforma per il rinnovo del contratto nazionale: ‘Diritti, sicurezza e salario’. I carichi di lavoro a cui sono sottoposti i lavoratori del trasporto pubblico locale sono sempre più gravosi, così come aumentano le responsabilità civili e penali; le continue aggressioni e la precarietà della sicurezza nei luoghi di lavoro, unita a salari impoveriti dai precedenti rinnovi contrattuali, rendono la situazione insostenibile. Non c’è stato un vero recupero del potere d’acquisto, eroso dall’inflazione, mentre i diritti fondamentali dei lavoratori sono stati attaccati dalle aziende, con il silenzio complice del governo”.

Il sindacato ha criticato duramente i precedenti rinnovi contrattuali, definiti “imbarazzanti” per la loro mancanza di consistenza sia economica che normativa. “Aspettiamo una risposta concreta dal governo e dalle associazioni datoriali, che vada finalmente a beneficio dei lavoratori. Non possiamo più tollerare lo smantellamento delle garanzie in materia di lavoro gravoso e usurante, l’aumento della precarizzazione e dello sfruttamento, mentre contemporaneamente si alza l’età pensionabile”, hanno affermato i rappresentanti di Orsa.

In questo contesto, lo sciopero mirava a difendere “i diritti dei lavoratori, la sicurezza sul lavoro e un salario adeguato”. Tuttavia, la decisione di rinviarlo è stata presa per non limitare l’incisività della protesta, che altrimenti avrebbe interessato soltanto la fascia oraria 8.45 – 15 e solo la città di Milano. “Vogliamo far sentire chiaramente la voce di chi non sopporta più condizioni di lavoro e salariali insostenibili, che influiscono negativamente sulla qualità della vita dei lavoratori e delle loro famiglie”, hanno concluso dal sindacato, annunciando che sciopero e presidio saranno riprogrammati a una data successiva.

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