Dal 12 settembre, la linea di autobus Z617 che collega Milano a Lainate subirà un cambiamento significativo: il capolinea verrà spostato da Lampugnano a Molino Dorino, allungando di quattro fermate il tragitto in metropolitana per raggiungere il bus. L’orario dell’ultima corsa da Milano, invece, resterà fissato alle 20:00. Questo cambiamento ha suscitato forti proteste tra i pendolari e l’intervento del sindaco di Lainate, Alberto Landonio, che ha chiesto chiarimenti a Movibus, senza tuttavia ricevere risposta.
Il nuovo capolinea e le conseguenze per i pendolari
Il trasferimento del capolinea da Lampugnano a Molino Dorino comporta non solo un allungamento del percorso, ma anche la perdita di una fermata intermedia strategica, situata tra viale Certosa e piazzale Ai Laghi, che offriva importanti possibilità di interscambio con altre linee urbane ed extraurbane. Questo cambiamento risulta particolarmente gravoso per i pendolari, i quali saranno costretti a percorrere quattro fermate di metropolitana in più per raggiungere il nuovo punto di partenza.
La decisione di spostare il capolinea è stata annunciata da Movibus il 31 agosto tramite il sito ufficiale e alcuni cartelli affissi presso l’attuale capolinea e le fermate intermedie, senza però coinvolgere l’amministrazione comunale di Lainate.
Maggiori difficoltà per i pendolari
Per molti lavoratori, l’orario dell’ultima corsa delle 20:00 era già poco pratico, in particolare per chi termina il proprio turno dopo le 19:30, come i dipendenti di negozi e supermercati. L’allungamento del percorso da fare in metropolitana rende ancora più difficile per i pendolari arrivare in tempo per prendere l’ultimo autobus per Lainate. “Molti pendolari, provenendo dal centro di Milano, non riusciranno più a raggiungere in tempo il terminal di Molino Dorino”, ha dichiarato un comitato di pendolari recentemente costituito.
La mancanza di alternative: l’unico collegamento con Milano
La linea Z617 rappresenta l’unico mezzo di trasporto pubblico diretto per molti cittadini di Lainate, una città che non dispone di una stazione ferroviaria e in cui quasi metà del territorio comunale non è servito da alcun mezzo pubblico. Per questo motivo, i pendolari hanno richiesto una revisione della decisione e degli orari, considerati non adeguati.
La protesta del sindaco di Lainate e dei pendolari
Il 2 settembre, il sindaco di Lainate, Alberto Landonio, ha chiesto formalmente a Movibus la sospensione del provvedimento, sottolineando come esso “allontani ulteriormente i lainatesi da Milano, aumentando i tempi per raggiungere le varie zone della città”. Tuttavia, a questa richiesta non è seguita alcuna risposta da parte di Movibus.
Nel frattempo, il 5 settembre, si è tenuto un incontro tra il comitato dei pendolari e le forze politiche di Lainate, inclusi il sindaco e altre autorità locali. Il 6 settembre, il sindaco Landonio ha inviato una nuova lettera a Movibus, esprimendo il disappunto della comunità e promettendo “sostegno alle eventuali azioni di protesta che dovessero essere intraprese” dai pendolari.
La decisione di spostare il capolinea della linea Z617 da Lampugnano a Molino Dorino ha generato malcontento tra i pendolari di Lainate, che si trovano ora a dover affrontare maggiori difficoltà per raggiungere Milano. La protesta guidata dal sindaco e sostenuta dai pendolari evidenzia la necessità di un dialogo aperto con Movibus per trovare una soluzione che risponda alle esigenze dei cittadini e garantisca un servizio di trasporto pubblico adeguato.