locale
Advertisement

Una selezione di piatti confortevoli che ricordano casa, per una cena tra convivialità e buona cucina. Si presenta così il nuovo menu autunnale di Locale, il ristorante di Milano che collabora unicamente con piccole realtà produttive del territorio distanti non oltre cento chilometri dal capoluogo lombardo.

La founder Veronica Pagani e il suo team, composto dagli chef Stefano Murgia, Alessandro Dehò e Valentina Tortorella, sono pronti ad accogliere il pubblico con nuove proposte, semplici ma allo stesso tempo ricercate nelle preparazioni e nelle tecniche di cucina, con un bilanciamento magistrale dei sapori tipici della tradizione gastronomica nostrana.

Tra le novità c’è Velluto, una ricetta genuina negli ingredienti ma dalla lavorazione accurata, che consta di chicche di patate saltate alle erbe fini con robiolina mantecata, pere crude, cotte e in mostarda, nocciole tostate e germogli. Grande scommessa della stagione è invece “Bisogna Provare”, la lingua salmistrata – rigorosamente di manzo e non di vitello, animale che per scelta non viene mai proposto dal ristorante – cotta a bassa temperatura e grigliata, servita con sedano rapa cotto in doppia consistenza – al forno e in crema -, fondo bruno all’aglio nero e ravanelli, un esempio perfetto dell’impegno di Locale nel garantire la provenienza delle carni da animali allevati al pascolo entro pochi chilometri da Milano. Non solo novità per questo settembre: restano infatti in carta i piatti più amati, come “L’orto a settembre”, hummus con verdure cotte e crude che si rinnova costantemente in base alle materie prime disponibili, e “Come bambini”, i paccheri freschi con raspadura lodigiana e burro mantecato e aromatizzato alle erbe, ‘signature dish’ di Locale.

Advertisement
Taste & Venue consulting Banner
Taste & Venue consulting Banner
Taste & Venue consulting Banner
Taste & Venue consulting Banner

Sempre presenti in menu anche i prodotti del Bancone: salumi e formaggi accuratamente selezionati, disponibili non solo come antipasto, ma anche per l’aperitivo. Da abbinare alle portate in menu, diviso in tre sezioni – Dal banco, Dalla cucina e Dalla pasticceria -, c’è una selezione di vini di piccole cantine locali, disponibili esclusivamente al calice: preziosi per le ridotte quantità di bottiglie disponibili in commercio. Tra queste figura il metodo classico – 100% pinot nero – della cantina Corte Fabbri.

Locale è aperto dal lunedì al sabato a cena per accogliere quanti desiderano collezionare ricordi indelebili alla scoperta dei prodotti del territorio circostante.

Advertisement