Dal 9 al 31 Maggio la lettura dei Promessi Sposi in Cattedrale
Per celebrare i centocinquant’anni dalla scomparsa di Alessandro Manzoni (22 maggio 1873-2023), Milano rende omaggio al grande poeta e scrittore meneghino con un ricco programma culturale e artistico nella suggestiva cornice del luogo simbolo della città nel mondo: il Duomo.
Quella del “Maggio Manzoniano” è una straordinaria iniziativa che, dal 9 al 31 maggio 2023, dal lunedì al venerdì, dalle ore 18.45 alle ore 20.00 circa, porterà sotto le volte del Duomo di Milano la lettura di trentotto capitoli in diciassette serate dell’opera più conosciuta di Manzoni: I Promessi sposi.
Il Maggio Manzoniano, su iniziativa dell’arciprete del Duomo monsignor Gianantonio Borgonovo, della Veneranda Fabbrica del Duomo e del Capitolo Metropolitano, porterà nella cattedrale, per tutto il mese, la lettura di 38 capitoli dei Promessi Sposi.
Diciassette serate, dal 9 al 31 maggio, dedicate allo scrittore che il direttore artistico del progetto Massimiliano Finazzer Flory definisce un “perfetto sconosciuto, certamente molto noto, certamente poco riletto”. Le letture saranno affidate ad attori e talenti emergenti dei principali teatri italiani e milanesi, con la partecipazione di oltre 130 musicisti. Ogni serata, poi, sarà introdotta da studiosi ed esponenti di rilievo del mondo accademico. La grande protagonista dell’iniziativa, sostenuta da Intesa Sanpaolo in qualità di main sponsor e da Greenthesis Group, è la cattedrale, con la sola eccezione di un appuntamento in esterno, in piazza San Fedele.
Il 22 maggio, giorno della scomparsa di Manzoni, sarà dedicato all’esecuzione del Requiem di Verdi con l’orchestra sinfonica di Milano. Come è stato annunciato alla presentazione del progetto, a cui ha preso parte anche il presidente della Veneranda Fabbrica del Duomo Fedele Confalonieri, parteciperà anche il presidente del Senato Ignazio La Russa. “Abbiamo sentito indifferibile e urgente la necessità di farci promotori del ricordo di Alessandro Manzoni, nel 150/o anniversario della sua scomparsa”, spiega Borgonovo. “Ne è nato un gruppo di lavoro che, unitamente ai colleghi di Casa Manzoni, dell’Ambrosiana, dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, dell’Università degli Studi di Milano e della Fondazione Culturale San Fedele, è stato determinante per una pertinente rilettura dell’opera manzoniana in città”.
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