Gli orari di metro, bus e tram Atm per lo sciopero
Martedì 8 marzo è stato proclamato uno sciopero generale che riguarderà anche il mondo dei trasporti e coinvolgerà: treni, metro, bus e tram.
A Milano e in Lombardia, mezzi a rischio per l’8 marzo: l’agitazione nazionale durerà 24 ore e riguarderà tutti i settori pubblici e privati.
I mezzi Atm: metropolitane, tram e autobus
Per quanto riguarda i mezzi pubblici, Atm comunica che le metropolitane sono garantite per tutta la giornata, ma potrebbero esserci conseguenze sul servizio dopo le 18. Per quanto riguarda i mezzi di superficie, bus, tram e filobus sono a rischio dalle 8.45 alle 15 e dopo le 18. Lo sciopero potrebbe avere conseguenze sul servizio della funicolare Como-Brunate dalle 8.30 alle 16.30 e dalle ore 19.30 al termine del servizio. Per quanto riguarda le linee Agi, potranno avere ritardi o essere cancellate le corse delle linee 201, 220, 222, 230, 328, 423, 431, 433 e Smart Bus in partenza nella fascia oraria compresa tra le 8.45 e le 14.59 e dopo le 18. Saranno garantite le corse in partenza dai capolinea dalle 5.30 alle 8.44 e dalle 15 alle 17.59. Maggiori informazioni: autoguidovie.it.
Sciopero treni, quali sono le fasce garantite
Negli orari 6-9 e 18-21 circoleranno i treni presenti nella lista delle corse garantite. In particolare, la mattina viaggeranno i treni che abbiano orario di partenza dalla stazione di origine corsa dopo le ore 6 e arrivo a destinazione finale entro le ore 9; nella fascia pomeridiana viaggeranno i treni con partenza prevista dopo le ore 18. Per quanto riguarda il collegamento aeroportuale, saranno previsti autobus sostitutivi, senza fermate intermedie, per eventuali corse non effettuate tra Milano Cadorna (da via Paleocapa, 1) e Malpensa Aeroporto e tra Stabio e Malpensa Aeroporto. Informazioni in tempo reale sulla circolazione saranno disponibili sulle pagine di ogni linea della App e del sito Trenord. Si invitano i passeggeri a prestare attenzione ad annunci sonori e monitor di stazione.
Motivi dello sciopero
Lo sciopero, secondo gli organizzatori, è stato indetto “per la tutela della salute e sicurezza delle lavoratrici e dei lavoratori; per il rinnovo della moratoria sui licenziamenti; per la salvaguardia dei diritti nel lavoro agile; per un welfare pubblico e universale; per una pensione dignitosa a 60 anni di età; per il diritto al lavoro, a salari e carriere senza discriminazioni, soprattutto per le donne; contro le politiche di austerity; contro la forma di controllo classista; contro la precarietà lavorativa e sociale”.