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E’ stata inaugurata ieri “1472. L’arte tipografica incontra la Commedia”, una piccola ma preziosa mostra allestita nella Sala del Tesoro al Castello Sforzesco e dedicata alle prime edizioni a stampa della Divina Commedia.

Le prime edizioni a stampa della Divina commedia al Castello Sforzesco

Curata da Isabella Fiorentini e Loredana Minenna e prodotta dall’Archivio storico civico e dalla Biblioteca Trivulziana, la mostra è a ingresso libero e resterà aperta al pubblico dal 28 gennaio al 30 aprile.

La civica Biblioteca Trivulziana conserva l’intera produzione quattrocentesca a stampa della “Divina commedia”: dalla prima edizione licenziata a Foligno l’11 aprile 1472 all’edizione veneziana dell’11 ottobre 1497, e vanta pertanto anche il rarissimo incunabolo stampato a Napoli da Francesco del Tuppo nel 1478, di cui sono noti nel mondo solo tre esemplari. L’eccezionale raccolta è il frutto dell’impegno secolare dei dotti collezionisti della famiglia Trivulzio, di cui la Biblioteca è l’erede.

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La mostra racconta al grande pubblico aspetti relativi alla tradizione manoscritta e a stampa della commedia dantesca che sono solitamente appannaggio esclusivo degli studiosi. Nel percorso espositivo si richiama l’attenzione su alcuni dettagli materiali degli esemplari in mostra e, nello stesso tempo, sulle scelte adottate per le singole edizioni dai tipografi-editori in tema di impaginazione e di modello testuale, in un racconto che intende evocare per rapidi cenni la ricchezza della pratica tipografica e del mercato editoriale nell’Italia della seconda metà del Quattrocento, già a pochi anni dall’invenzione della stampa a caratteri mobili.

Gli apparati didascalici, in italiano e inglese, comprendono anche una spiegazione dei termini specialistici ricorrenti e sono accompagnati da alcuni spunti di riflessione rivolti ai visitatori più giovani, perché il tema della stampa antica della Commedia di Dante diventi anche per loro occasione di conoscenza della tradizione e di educazione all’apprezzamento degli originali.

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