green pass obbligatorio ristorante bar
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Svizzera, al referendum sull’introduzione del “certificato Covid” vince il sì

Gli elettori svizzeri hanno detto ‘Sì’ al Green Pass: il 63%degli elvetici ha votato a favore nel referendum sulla legislazione che ha imposto l’uso del Green Pass che consente solo alle persone che sono state vaccinate, guarite o risultate negative di partecipare a eventi e raduni pubblici.

Unico paese al mondo a indire un referendum sul Green Pass, la Svizzera di fatto lo ha già introdotto dal 13 settembre per andare al ristorante, in palestra, al cinema o partecipare alle grandi manifestazioni culturali o sportive.

Malgrado l’aggressiva campagna elettorale dei contrari, già dalle previsioni si andava verso una conferma del certificato Covid. Anche perché il provvedimento di legge comprende aiuti finanziari che altrimenti non verrebbero prorogati.

Il voto si è svolto mentre i contagi hanno ripreso a correre in Svizzera con un’incidenza molto alta, arrivata ormai a 870,82 contagi ogni 100mila abitanti nell’arco di due settimane. A questo si aggiunge la  preoccupazione per la variante Omicron, che ha portato al divieto dei voli dall’Africa australe.

Senza contare il fatto del boom di contagi nei due paesi confinanti, Germania e Austria che è in pieno lockdown. Il Governo federale svizzero non ha varato nuove restrizioni di fronte all’impennata di contagi, lasciando il compito  ai Cantoni, che in molti casi hanno inasprito le regole, soprattutto per quanto riguarda l’obbligo di mascherina. Il Green Pass è invece diffuso in tutta la Confederazione.

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Il fronte del No al certificato lo considera una violazione delle libertà individuali e ha condotto una campagna massiccia, con grandi manifesti nelle stazioni ferroviarie, manifestazioni di protesta e una forte presenza sui social. Il risultato positivo al Green Pass si è avuto tra le proteste del fronte del No e quindi si temono eventuali reazioni da parte della piazza di Ginevra.

La maggioranza degli svizzeri resta comunque favorevole al Green Pass. E lo ha già detto in un altro referendum a giugno, quando il 60,2% ha approvato la precedente versione del testo di legge sulle misure di contenimento del contagio.

Meno di un mese dopo, erano state raccolte sufficienti firme per sottoporre a referendum le ultime modifiche al provvedimento. Lo scenario appare dunque quello di una  significativa parte dell’opinione pubblica molto decisa contro il certificato Covid, che però rimane una minoranza.

La spaccatura sembra però riflettersi nel tasso di vaccinazione, che è del 65% della  popolazione.

Gli altri quesiti

Il voto odierno, a cui hanno partecipato i cittadini elvetici, ha riguardato anche un provvedimento per rivalutare la professione degli infermieri sul piano della formazione, i salari e  l’orario di lavoro. Governo e Parlamento ritengono che l’iniziativa  popolare messa ai voti sia eccessiva e hanno varato un controprogetto  meno oneroso, che entrerà in vigore in caso venga bocciata.

I sondaggi prevedono tuttavia un successo, con il 67% dei voti favorevoli. Appare infine praticamente certa la bocciatura del terzo quesito, che propone di designare i giudici federali tramite sorteggio, per poter garantirne l’indipendenza dai partiti politici. –

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