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Il governo ipotizza di introdurre anche in Italia il modello Austria: nuove restrizioni anti Covid, ma solo per i non vaccinati. “I contagi colpiscono la stragrande maggioranza dei non vaccinati, vanno adottate altre restrizioni. Queste persone non possono danneggiare l’economia e penalizzare gli italiani immunizzati”, ha detto Guido Rasi, consulente del commissario Figliuolo.

Anche il primario di Malattie infettive all’ospedale San Martino di Genova sposa l’idea dell’Austria di prevedere restrizioni solo per i non vaccinati in caso di aumento dei ricoveri.

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“È evidente che un lockdown per i non vaccinati, nel momento in cui si raggiungesse un livello di saturazione dei posti letto in ospedale, potrebbe essere una soluzione“. Il primario di Malattie infettive all’ospedale San Martino di Genova, Matteo Bassetti, non si mostra contrario a un’estensione in Italia della proposta dell’Austria di imporre restrizioni ai soli non vaccinati in caso di aumento dei ricoveri. “Potrebbe valere non per il lavoro, ma per le attività ludiche – continua Bassetti, intervistato nella trasmissione ‘L’Italia s’è desta’, su Radio Cusano Campus -: ristoranti, bar, cinema, stadi. Nel momento in cui le cose non dovessero andare, anziché chiudere per tutti, sarei favorevole a chiudere certe attività solo per i non vaccinati, questo contribuirebbe anche a far aumentare il numero di vaccinati“.

 

 

 

 

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