skydrop milano
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The Skydrop, il nuovo grattacielo che sorge nella zona Sud

Il progetto The Skydrop presentato da Carfin92 è stato concepito nel rispetto dei più alti standard energetici e punta alle certificazioni Leed & Well Platinum.

The Skydrop, con oltre 120 metri di altezza nel suo punto più alto, viene percepito come un elemento iconico della città e rappresenta anche il segnale emblematico di una nuova soglia urbana. Il progetto mira a costruire un landmark la cui morfologia e dimensione si rapporta direttamente con la vicina infrastruttura dell’autostrada Milano-Serravalle.

L’edificio sorgerà in una posizione privilegiata e facilmente raggiungibile con ogni mezzo di trasporto: la fermata M2 Famagosta della metropolitana di Milano collega direttamente, nel giro di poche fermate, The Skydrop con il centro della città. Dalla Stazione Centrale oppure da Piazza Duomo, per esempio, il nuovo grattacielo può essere raggiunto in appena venti minuti di metropolitana.

L’attenzione verso l’ambiente è uno dei punti più importanti del progetto che modifica lo skyline di Milano, città organizzatrice dei Giochi Olimpici Invernali del 2026 insieme a Cortina: il verde occupa un posto di grande importanza e non a caso l’edificio è immerso in circa 9.000 metri quadrati di parco.

Nella parte a ovest dei piani lavorativi e sul fronte sud viene definita un’area verde attraverso l’introduzione di una serie di terrazze. Le terrazze sono caratterizzate da spazi verdi in quota, presenti in ogni piano e concepiti come Giardini Pensili composti da specie vegetali diversi tipi e dimensioni.

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L’immobile sarà a uso terziario e avrà una superficie complessiva di 39.000 metri quadrati. Il nuovo grattacielo di Milano si inserisce nel processo di riqualificazione della zona Sud della città: con i suoi oltre 120 metri di altezza, diventerà un iconico punto di riferimento della city meneghina.

The Skydrop, all’interno, è diviso in un piano terra per l’accoglienza di lavoratori e visitatori, che avrà sale meeting, palestra, nursery e spazi polivalenti. I piani superiori, quelli operativi, offriranno spazi flessibili adattabili alle esigenze di chi lì lavorerà, negli standard dei progetti post-pandemia. Le terrazze laterali con piante vicine ai posti di lavoro fungeranno da collegamento visivo tra spazi interni ed esterni. Il Piano lounge, il 20°, è progettato per favorire gli incontri informali e organizzare eventi e vernissage. Le grandi vetrate garantiscono illuminazione naturale e panorama suggestivo.

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