Giovedì 3 giugno ricorre la Giornata mondiale della bicicletta: Legambiente rilancia la campagna “Io sono per le piste ciclabili”.
Il 3 giugno ricorre il World Bicycle Day – la Giornata Mondiale della Bicicletta – istituito nel 2018 dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite a poco più di duecento anni dall’invenzione del veicolo a due ruote.
In occasione della giornata, Legambiente ha lanciato la campagna “Io sono per le piste ciclabili”, che coinvolge negozi e cittadini in tutta la Lombardia per promuovere una mobilità e uno spazio pubblico sostenibili e per sostenere il commercio di prossimità.
Ai negozi che aderiscono alla campagna viene consegnato un kit: una vetrofania da attaccare alla propria vetrina, un documento con indicazioni e consigli per rendere il proprio negozio “bike-friendly” e dei depliant per i clienti.
Inoltre, si richiede a tutti i cittadini la partecipazione a un breve sondaggio a tema mobilità, i cui risultati saranno raccolti ed elaborati da Legambiente Lombardia e presentati alla Settimana Europea della Mobilità (EMW), dal 16 al 22 settembre.
“Oltre a essere il mezzo più efficiente e sostenibile per la mobilità individuale – dichiara Federico Del Prete, referente per la mobilità di Legambiente Lombardia – una ciclabilità diffusa è la chiave per il rinnovamento urbano, obiettivo fondamentale per la ripresa dalla pandemia. La bicicletta veicola un positivo messaggio di ridotto consumo energetico, riduce l’impatto delle attività umane sul clima e allo stesso tempo è strumento di crescita individuale e di accesso inclusivo e indipendente alle più importanti infrastrutture sociali, come la scuola, la sanità e lo sport.”
La Lombardia ha fatto dei passi avanti nei confronti di questo mezzo di trasporto, ma alcune questioni sono ancora da migliorare.
L’ingresso e il trasporto della bici all’interno dei treni Trenord, per esempio, è ancora scomodo e di difficile applicazione.
“Chi grazie alle restrizioni imposte dal Covid ha provato l’efficacia delle soluzioni alternative all’automobile privata ha meno propensione a tornare indietro. – conclude Federico Del Prete – L’assedio ai punti vendita in occasione del Bonus Bici e il conseguente boom di traffico ciclistico registrato soprattutto a Milano fanno ben sperare, ma adesso ci vogliono più politiche soft, oltre a quelle hard, prevalentemente infrastrutturali.”
“La ciclabilità deve entrare stabilmente nelle scuole e nei luoghi di lavoro: non basta accrescere la rete ciclabile, bisogna attirare gli indecisi con una comunicazione adeguata, inclusiva. Con più cittadini in bicicletta ci guadagnano anche quelli in automobile, oltre ai bambini e agli anziani, di fatto ancora tagliati fuori dallo spazio pubblico per il rischio di incidenti.”
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