Riaperture, ecco la bozza delle regioni
Bar, ristoranti, cinema e teatri. Ma anche piscine, palestre e terme: le linee guida della bozza preparata dalla Conferenza delle Regioni ipotizzano nuove regole per poter riaprire al più presto in condizioni di sicurezza le attività commerciali, di intrattenimento e culturali a prescindere dal colore della zona
Il governo intende seguire una road map che verrà specificata con il decreto che entrerà in vigore a maggio i cui fari saranno sempre l’andamento dei contagi da coronavirus e delle vaccinazioni per consentire graduali riaperture da metà mese differenti da zona a zona a seconda dell’emergenza sanitaria. Intanto già oggi tecnici del Cts e i ministri di Draghi incontreranno i governatori per valutare il contenuto della bozza, in vista della consueta cabina di regia con l’Iss di domani
Le proposte delle Regioni per riaprire i ristoranti
Sanificazione delle superfici, distanziamento, igenizzazione. Sono queste le chiavi per riaprire i ristoranti secondo la bozza delle Regioni, oltre a favorire l’utilizzo degli spazi esterni dovunque sia possibile. “Le misure di seguito riportate, se rispettate, possono consentire lo svolgimento sia del servizio del pranzo, che della cena – sottolineano i governatori – Inoltre tali misure possono consentire il mantenimento del servizio anche in scenari epidemiologici definiti ad alto rischio purché integrate con strategie di screening periodico del personale non vaccinato”. La richiesta è riaprire i ristoranti a pranzo e a cena e anche nei territori dove il livello di rischio è più alto. E ancora: due metri di distanziamento all’interno e uno all’esterno, consumazione obbligatoriamente al tavolo dopo le 14 e numero chiuso nei locali senza posti a sedere.
Le regole per le riaperture di palestre e piscine
Anche per le palestre le regole fondamentali sono le stesse: sanificazione degli attrezzi e degli ambienti, distanziamento di almeno due metri durante l’attività fisica, ricambio d’aria, spogliatoi con barriere e temperatura all’ingresso (deve essere inferiore ai 37,5 gradi). Anche in questo caso si dice che le misure consentono l’apertura dell’attività anche “in scenari epidemiologici definiti ad alto rischio purché integrate con strategie di screening periodico del personale non vaccinato”. Per le piscine le regole sono simili, con 7 mq d’acqua per persona e dei parametri ben precisi di cloro da utilizzare per disinfettarla.
Come far ripartire cinema, teatri e spettacoli dal vivo
Per cinema, teatri e sale da concerto i punti chiave sono sempre gli stessi: distanziamento (almeno un metro da ogni lato), sanificazione dell’ambiente e igienizzazione delle mani. Niente mascherina quando ci si siede se la distanza è di almeno due metri. In ogni caso, viene specificato nel documento, le misure consentono la riapertura in qualsiasi scenario purché accompagnate da un attestato che indichi il risultato negativo a