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Cosa è cambiato oggi

Il primo parametro tenuto in considerazione dagli esperti è stato l’incidenza settimanale dei casi (se si superano i 250 ogni 100mila abitanti scatta automaticamente il rosso). Però – a differenza di quanto accade per Rt e rischio che richiedono 14 giorni con dati compatibili da scenario inferiore – per l’incidenza basta una sola settimana. Ed è quanto è successo per Piemonte, Toscana, Lombardia, Emilia Romagna e Friuli Venezia che una settimana fa superavano i 250 ma non oggi: gli ultimi dati infatti vedono la Lombardia a 183, l’Emilia Romagna a 206, il Friuli a 188, il Piemonte a 238 e la Toscana a 230.

Restano invece in zona rossa la Val d’Aosta (che una settimana fa aveva un Rt altissimo (1.52) e che comunque anche questa settimana ha un’incidenza di 415), la Campania per via dell’Rt di sette giorni fa (1.33) nonostante l’incidenza sia a 199 e la Puglia che non è riuscita a calare sotto i 250 di incidenza. A queste si aggiunge come detto la Sardegna.

Spostamenti

Tra zona rossa ed arancione ci sono regole differenti riguardo agli spostamenti dentro e fuori dal Comune: nella prima si può uscire soltanto per motivi di salute, lavoro e necessità  mentre nella seconda gli spostamenti all’interno del Comune di residenza/domicilio sono liberi.

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Il divieto di uscire dalla Regione, invece, vale sia in fascia rossa che arancione, se non per comprovati motivi e per tornare al luogo di domicilio e residenza.

Seconde case

Regole analoghe in zona rossa e arancione per quanto riguarda le seconde case fuori dal Comune e dalla Regione: si possono raggiungere da soli o insieme al nucleo familiare convivente, l’abitazione deve essere disabitata e serve il possesso di un titolo valido anteriore al 14 gennaio 2021 (ad esempio contratto di affitto o di compravendita).

Coprifuoco


Il divieto di uscire nella fascia oraria del coprifuoco 22-5 vale in tutta Italia, a prescindere dalla zona di rischio. Chi esce senza motivo rischia la multa da 400 a 1.000 euro.

Negozi e attività aperti e chiusi

In zona arancione sono aperti tutti i negozi, anche quelli non essenziali, ad esempio l’abbigliamento per adulti.

In zona, rossa invece, l’elenco di negozi e attività aperti è più limitato: supermercati e alimentari al dettaglio, edicole, librerie e tabacchi, negozi di intimo e abbigliamento per bambini, farmacie, igiene della casa e della persona e riparazione di apparecchiature elettroniche.

In entrambe le zone, i centri commerciali sono chiusi nel weekend e nei giorni festivi e prefestivi, ad eccezione di supermercati e farmacie al loro interno.

Parrucchieri, barbieri e centri estetici sono chiusi in zona rossa mentre funzionano regolarmente in fascia arancione.

Ristoranti, bar, gelaterie e pasticcerie

Zona rossa e arancione hanno le stesse regole riguardo bar, ristoranti, pizzerie e gelaterie. Gli esercizi di ristorazione sono chiusi al pubblico tutto il giorno e tutti i giorni.

Si possono fare l’asporto e la consegna a domicilio: il primo fino alle 22.00 o fino alle 18.00 per le bevande, la seconda senza limitazioni orarie in entrambe le zone.

Cosa cambia dalla zona rossa alla zona arancione: le scuole

• Sono aperti per le lezioni in presenza i nidi, le scuole materne, le scuole elementari e le medie.
• I licei garantiscono l’attività didattica in presenza ad almeno il 50 per cento, e fino a un massimo del 75 per cento, della popolazione studentesca, mentre la restante parte si avvale della didattica a distanza.

Visite ai congiunti

Le visite tra le mura domestiche sono vietate in modo assoluto in zona rossa mentre sono consentite in arancione con questi limiti:

  • entro i confini del Comune;
  • una sola visita al giorno;
  • 2 persone al massimo, esclusi i figli under 14 e i disabili con conviventi.

SPORT

• Restano chiuse palestre e piscine.
• È consentito recarsi presso centri e circoli sportivi, pubblici e privati, del proprio Comune o, in assenza di tali strutture, in Comuni limitrofi, per svolgere esclusivamente all’aperto l’attività sportiva di base.
• È possibile recarsi in un altro Comune, dalle 5.00 alle 22.00, per fare attività sportiva solo qualora questa non sia disponibile nel proprio Comune (per esempio, nel caso in cui non ci siano campi da tennis), purché si trovi nella stessa Regione o Provincia autonoma. Inoltre è possibile, nello svolgimento di un’attività sportiva che comporti uno spostamento (per esempio la corsa o la bicicletta), entrare in un altro Comune, purché tale spostamento resti funzionale unicamente all’attività sportiva stessa e la destinazione finale coincida con il Comune di partenza.

 

Covid Lombardia, Fontana: inizia il ritorno graduale alla normalità

Da lunedì 12 aprile la Lombardia torna in fascia arancione”. Lo ha annunciato il presidente della Regione, Attilio Fontana, aggiungendo che “si intravvede la luce in fondo al tunnel” dopo il secondo inverno difficile per l’emergenza Coronavirus.

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