ristoranti milano
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Due i maggiori fattori di cambiamento per i cittadini rispetto alla situazione attuale: gli spostamenti e la riapertura di una parte di commercio ancora ferma.

Da domenica sarà possibile spostarsi liberamente, oltreché all’interno del proprio Comune, anche tra Comuni diversi, fatta eccezione per la fascia 22-05, quando entra in vigore il «coprifuoco», ore in cui ci si potrà muovere solo per motivi di lavoro, salute, necessità o urgenza (compilando il modulo di autocertificazione). Si potrà anche uscire dalla Lombardia ed entrare in un’altra Regione gialla (sempre solo dalle 5 alle 22).

Sarà possibile raggiungere la seconda casa, tranne nel caso in cui questa si trovi in un comune dell’area arancione o di quella rossa: in questo caso sarà consentito lo spostamento solo per rimediare a situazioni sopravvenute e imprevedibili (come crolli, rottura di impianti idraulici, effrazioni, etc).

Bar e ristoranti

Riapriranno gli esercizi pubblici (bar, ristoranti, pub, gelaterie, pasticcerie) chiusi dal 6 novembre scorso con evidente danno economico per gli esercenti ma anche per il resto della città, che risente della loro chiusura: a Milano le imprese di somministrazione sono circa 9mila. Apriranno, ma con orario ridotto: si chiude alle 18. Dopo le 18 sarà consentito solo il servizio di asporto (fino alle 22) e la consegna a domicilio, senza limiti di orario. Potranno restare aperti oltre le 18 solo gli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande nelle aree di servizio e rifornimento carburante lungo le autostrade, negli ospedali e negli aeroporti.

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Negozi e centri commerciali

I negozi restano aperti. Nelle giornate festive e prefestive sono chiuse le medie e grandi strutture di vendita, nonché gli esercizi commerciali presenti all’interno dei centri commerciali e dei mercati, ad eccezione di supermercati e alimentari, farmacie, parafarmacie, presidi sanitari, tabacchi ed edicole.

Teatri e mostre

Chiusura h24 di teatri, mostre e musei, sale bingo, centri scommesse e slot machine, anche in bar e tabaccai.

Sport

Le attività di palestre, piscine, centri natatori, centri benessere e centri termali sono sospese, fatta eccezione per l’erogazione delle prestazioni rientranti nei livelli essenziali di assistenza per le attività riabilitative o terapeutiche e per gli allenamenti degli atleti, professionisti e non professionisti, che devono partecipare a competizioni ed eventi riconosciuti di rilevanza nazionale con provvedimento del CONI o del CIP. È consentito recarsi presso centri e circoli sportivi, pubblici e privati, dell’area gialla, per svolgere esclusivamente all’aperto l’attività sportiva di base, nel rispetto delle norme di distanziamento sociale e senza alcun assembramento, in conformità con le linee guida emanate dall’Ufficio per lo sport, sentita la Federazione medico sportiva italiana (FMSI), con la prescrizione che è interdetto l’uso di spogliatoi interni a detti circoli. Sospeso lo svolgimento degli sport di contatto. Sono inoltre vietate tutte le gare, le competizioni e tutte le attività connesse agli sport di contatto di carattere amatoriale. Tuttavia, è consentito svolgere all’aperto e a livello individuale i relativi allenamenti e le attività individuate con il suddetto decreto del ministro dello sport del 13 ottobre 2020, nonché gli allenamenti per sport di squadra, che potranno svolgersi in forma individuale, all’aperto e nel rispetto del distanziamento.

La capienza sui mezzi pubblici rimarrà ridotta al 50%. Da domani Trenord potenzierà il servizio ferroviario dalle 6 alle 9.30 e dalle 16 alle 19: in Lombardia torneranno a circolare oltre 2.100 treni al giorno.

 

Libertà con scadenza.

Dal 21 al 6 gennaio, infatti, entra in vigore il «Dpcm Natale», che limita nuovamente lo spostamento in altre Regioni. Il governo sta ipotizzando, invece, di rivedere l’ultimo decreto legge anti-Covid eliminando o riducendo (per esempio alle province) il divieto di spostamento tra Comuni il 25 e 26 dicembre e il 1 gennaio, come chiesto a gran voce dalle Regioni.

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