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LOMBARDIA – Palazzo Lombardia approverà un intervento complementare rispetto a quello nazionale. Fontana: ‘Gente stanca, la Lombardia darà ulteriori ristori’.

La settimana in arrivo potrebbe essere segnata da una doppia svolta in Lombardia: la Giunta regionale potrebbe infatti approvare la delibera sui ristori, già lunedì o martedì, a seconda del giorno in cui sarà infine fissata la riunione della Giunta. E nel provvedimento potrebbe esserci qualcosa in più dei 50 milioni di euro già individuati da Davide Caparini, assessore regionale al Bilancio.

L’idea del governatore Attilio Fontana e dei suoi più stretti collaboratori è garantire un sostegno economico alle categorie e alle figure professionali penalizzate dall’ultima ordinanza regionale, quella precedente al decreto con il quale il Governo ha istituito la zona rossa in Lombardia.

E in particolare garantire un sostegno a quelle categorie e a quelle figure professionali escluse dai ristori di Palazzo Chigi. 

La Regione Lombardia probabilmente stanzierà risorse con le quali assicurare ristori economici a quelle categorie e a quelle figure professionali penalizzate dalle restrizioni imposte dalle ordinanze regionali precedenti all’ultimo decreto del Governo e, in particolare, a quelle categorie e a quelle figure professionali che non possono beneficiare dei ristori già previsti dall’esecutivo nazionale perché la tipologia dei loro contratti di lavoro non rientra tra quelle riconosciute dai provvedimenti di Palazzo Chigi.

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Detto altrimenti: Palazzo Lombardia approverà un intervento complementare rispetto a quello nazionale, una misura sulla quale Attilio Fontana, presidente della Regione, e Davide Caparini, assessore regionale al Bilancio, si sono confrontati fino a ieri, e che si vuole varare il prima possibile.

Nel dettaglio, il tesoretto a disposizione della Regione per finanziare la delibera sui ristori ammonta ad almeno 50 milioni di euro e la delibera sarà approvata «massimo entro dieci giorni», fanno sapere dallo staff del governatore. Le figure professionali che potranno beneficiare del contributo regionale sono, tra le altre, i lavoratori del settore della cultura e dello spettacolo, ma anche le palestre e le figure professionali che in esse lavorano, a partire dagli istruttori. Un altro comparto incluso nel provvedimento in arrivo da Palazzo Lombardia è quello del turismo. In particolare saranno previsti ristori per le guide turistiche. Come detto, la delibera sarà approvata dalla Giunta lombarda entro dieci giorni. Già ieri mattina, però, Fontana ha preso posizione su questo tema e ha di fatto anticipato lo spirito della delibera che sarà approvata nei prossimi giorni.

La seconda svolta è relativa, invece, alla possibilità di porre le basi per un allentamento delle misure restrittive in vigore per contenere il contagio da Coronavirus.

Superata questa settimana, infatti, Regione e Ministero della Salute potranno confrontarsi su tale allentamento, se i dati sanitari ed epidemiologici lo consentiranno. «Gli indicatori della Lombardia iniziano a dare segnali di miglioramento – ha fatto sapere ieri sera Fontana sulla sua pagina Facebook –. Sono i primi risultati dopo i pesanti sacrifici che stiamo attuando dal 21 ottobre», giorno in cui fu varata l’ordinanza della Regione.

La Lombardia dunque accorcia l’orizzonte temporale sull’evoluzione del virus e guarda con fiducia alla prossima settimana, che sarà cruciale. L’obiettivo è virare dal rosso all’arancione. In altre parole ottenere un allentamento delle misure anti Covid.
Ipotesi complessa ma non del tutto remota alla luce dei più recenti segnali postivi e dellarancione “tecnico” assegnato dal monitoraggio della cabina di regìa ministero della Salute-Iss.
L‘indice di contagio Rt è passato da 2 (registrato a fine ottobre) a 1,5 a livello regionale, mentre a Milano è sceso all’1,3-1,2. Un “bellissimo segnale d’incoraggiamento” secondo gli epidemiologi. Per il direttore dell’Ats Walter Bergamaschi, che invita alla cautela, questi miglioramenti sono effetto delle misure adottate nella seconda metà di ottobre dalla Lombardia, più che del lokdown “soft” imposto dal governo.

Regione: un tecnico al posto di Gallera

Il rimpasto si farà: Bergamaschi, Vago e Zangrillo in lizza per l’assessorato alla Sanità. Lucchina consulente.

Il rimpasto di Giunta in Regione si farà perché lo vuole Matteo Salvini. Il sentire del leader della Lega è lo stesso di molti consiglieri regionali del Carroccio: a Palazzo Lombardia serve un cambio di passo. I due incontri tenutisi ieri in Regione – prima quello tra Salvini e i consiglieri leghisti e poi il vertice di maggioranza tra i partiti del centrodestra – hanno finito col rapprensentare l’inizio di un percorso che porterà al ridisegno dell’esecutivo lombardo. Secondo alcuni il rimpasto avverrà tra dicembre e gennaio, secondo altri prima di Natale, quindi tra poche settimane.


Intanto la cartina dell’Italia vira sempre più verso toni accesi: da domenica Campania e Toscana entreranno nella zona rossa, mentre Emilia-Romagna, Friuli e Marche passano in arancione.
BOLLETTINO COVID GIORNALIERO 
In Italia ci sono 37.255 nuovi casi di coronavirus, a fronte di 227.695 tamponi eseguiti (mentre venerdì l’aumento dei positivi era stato di 40.902 su 254.908 tamponi). Nelle ultime 24 ore sono stati registrati altri 544 decessi (contro i 550 del giorno prima) per un totale, da inizio emergenza, che sale a 44.683. In terapia intensiva sono ricoverati 3.306 pazienti (+76). La Regione con il maggior incremento di casi è la Lombardia: +8.129.
Sono stati eseguiti oltre 27mila tamponi in meno rispetto a venerdì. Il rapporto tra positivi e test effettuati è del 16,3%. Il totale dei contagi dal’inizio della pandemia è di 1.144.552
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