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IL CILE HA SCELTO UNA COSTITUZIONE PARITARIA: un caso unico al mondo. La prima carta costituzionale al mondo a essere scritta all’insegna della parità:  è questa la straordinaria novità introdotta in Cile.
Il 25 ottobre scorso, i cittadini cileni hanno dovuto rispondere al quesito del referendum: “Vuoi una nuova Costituzione?”. Il 78% degli elettori ha risposto “approvo”, dando inizio a una nuova era per il Paese. È iniziato così il processo di sostituzione della vecchia Costituzione, risalente al 1980 e redatta durante la dittatura militare del generale Augusto Pinochet.

Ma non solo, a redigere la nuova Costituzione sarà una “convenzione” formata totalmente da membri eletti direttamente: 155 cittadine e cittadini e le donne dovranno occupare una percentuale tra il 45% e il 55%. Con un’affluenza record di votanti, oltre 5000000 di persone, ha espresso il proprio parere a favore della  nuova costituzione. È ancora superiore la percentuale, se guardiamo chi ha scelto come organo incaricato di redigerla una “convenzione costituzionale” composta al 100% da membri eletti direttamente: più del 79 % dei cileni si è espresso a favore di questa modalità.

Un caso unico al mondo, che rende il Cile un Paese moderno. Alla stampa cilena, Maria Ines Salamanca di Onu Mujeres Chile ha spiegato che la presenza paritaria di uomini e donne nel processo costituente rappresenta un modo per rafforzare la democrazia soprattutto in un Paese dove le donne costituiscono il 51% della popolazione. Una nuova costituzione che deve molto alle donne che si sono battute per la sua realizzazione a partire dalle proteste femminili iniziate ad ottobre dello scorso anno e culminate con l’affermazione del collettivo femminista Las Tesis che la rivista Time ha inserito tra le 100 realtà più influenti del 2020.

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