Milano, Pesenti: “Pronti a riapertura dell’ospedale in Fiera”
In Italia 7.332 nuovi casi e 43 morti: oltre 152mila i tamponi
Sono 7.332 i nuovi casi di coronavirus segnalati dal ministero della Salute nelle ultime 24 ore. L’alto numero di contagi è legato però a un forte incremento di tamponi: 152.196 quelli effettuati, per un tasso di positività pari al 4,817%. Crescono anche i morti, 43, e i ricoverati: 25 in più nelle terapie intensive e 394 negli altri reparti Covid.
Con 29.048 tamponi effettuati nelle ultime 24h sono 1.844 i nuovi positivi al coronavirus registrati in Lombardia, di questi 1.032 a Milano e provincia, di cui 504 in città. Sono invece 17 i decessi.
“In Lombardia sono 150 i posti letto in terapia intensiva previsti nei vari hub destinati a ricevere i malati di Covid-19. Se si dovessero riempire tutt, il progetto della Regione è di riaprire l’ospedale della Fiera di Milano”.
A precisarloè Antonio Pesenti, coordinatore dell’Unità di crisi della Regione per le terapie intensive. Fino a ieri erano 63 i pazienti in terapia intensiva.
Al momento sono attivi 10 hub in Lombardia con reparti Covid, ma se ne potranno attivare progressivamente altri 7-8.
Venerdì Cts Lombardia valuterà norme più dure per Milano
E’ prevista per venerdì la nuova riunione del Comitato tecnico-scientifico della Lombardia per fare il punto sulla situazione dei contagi in regione.
A destare preoccupazione sono le province di Milano, Varese e Monza e Brianza dove i casi sono da giorni in rapida ascesa.
Non si parla di un mini lockdown, ma di inasprire le misure già esistenti, lavorando su trasporti, scaglionamento degli ingressi a scuola e chiusura dei locali.
Pregliasco: possibile lockdown a Milano
Secondo il direttore sanitario dell’ospedale Galezzi di Milano, Fabrizio Pregliasco: “ptrebbe essere possibile” un lockdown a Milano.”Immaginiamolo come scenario. Lo ha fatto Boris Johnson in Inghilterra per le principali città, ma anche la Francia lo sta immaginando. Purtroppo non vedo perché noi dovremmo essere esentati”, ha aggiunto. In generale, secondo Pregliasco, “bisognerà fare delle ulteriori restrizioni, sperabilmente localizzate, legate all’individuazione di focolai particolari e magari lockdown di un quartiere, di un contesto.
È già successo a La Spezia, a Latina, a Roma nel recente passato e purtroppo è qualcosa che dobbiamo tenere in conto come opzione”. Su un lockdown che metta sotto chiave la città di Milano, Pregliasco ha detto: “Posso temerlo e bisogna immaginarlo e pianificarlo, prendere interventi minori e avere soprattutto capacità di ridurre tutto ciò che è un contatto inutile, che in questo periodo va davvero posposto a periodi migliori”.
Per decidere “bisogna vedere l’evoluzione di questi giorni, di questo weekend e da lì decidere il da farsi”.