San Siro vasca ad anfiteatro
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IL PARCO TERMALE DI MILANO: al via il progetto

A fine settembre, il Comune ha firmato il contratto preliminare di vendita con la società che svilupperà il progetto dello Studio Marzorati Architettura, S+J srl vincitore di Reinventing cities, il bando internazionale lanciato da Milano insieme alla rete di città green <C40> per rigenerare siti abbandonati e degradati. L’offerta è stata di 1,2 milioni di euro su una base d’asta fissata a 1 milione 183.500 euro. Il progetto prevede di preservare gli edifici storici delle scuderie, di riqualificare le decorazioni Liberty delle facciate e di utilizzare la presenza di acque termali nel sottosuolo per creare le «TERME DI MILANO», oltre alla progettazione di un vasto parco urbano. Il contratto definitivo verrà stipulato a inizio 2021 e darà il via ai lavori che si prevede di ultimare a fine 2022. Nel frattempo è arrivato il via libera fondamentale da parte della Sovrintendenza in quanto il complesso in stile Liberty delle scuderie costruito tra il 1915 e il 1917-18, è sotto vincolo monumentale. «Sarà uno dei luoghi più sorprendenti della Milano dei prossimi anni — dice l’assessore all’Urbanistica, Pierfrancesco Maran — Abbiamo fatto Reinventing cities perché Milano ha bisogno di progetti che fanno brillare gli occhi e questo lo è decisamente».

IL PARCO TERMALE DI MILANO: al via il progetto
IL PARCO TERMALE DI MILANO: al via il progetto

Il progetto delle terme a San Siro 

L’Ingresso da via Achille e area verde di 1.700 metri quadrati a uso pubblico con due vasche e spazi per mercati ed esposizioni, i punti qualificanti saranno il recupero delle acque termali del sottosuolo e un vasto parco urbano.

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Alla fine del viale si arriverà all’edificio delle scuderie, restaurato rispettando il gusto dell’epoca e con tecnologie a risparmio energetico tra cui tetti verdi e pannelli fotovoltaici. Il cortile interno avrà due vasche d’acqua e una ricca varietà di essenze. Infine un anfiteatro con grande vasca semicircolare – all’aperto ma sempre “attiva” e attorno un prato, più un’ulteriore vasca più contenuta.

Quanto all’edificio, al piano terra si troveranno le vasche con acque provenienti dal pozzo esistente e dotate di idromassaggio, cascate cervicali e sedute effervescenti. Poi le saune e la hall per l’anfiteatro esterno, infine l’area umida, con gli hamam e i bagni di vapore. Tra le “perle”, la stanze per il relax del “bosco immaginato” allestita con tronchi di betulla e il “casolare contadino” con arredi vintage, infine la zona per i massaggi. Il secondo piano dell’edificio ospiterà sale meeting per associazioni di quartiere.

Un nuovo edificio, lungo il muro di via Fetonte, ospiterà le aree tecniche per gli impianti. Qui ci saranno anche stazioni di car sharing elettrico, bike sharing, casa dell’acqua. Da via Fetonte si raggiungerà anche il parcheggio interrato. Il Teatro delle Terme ospiterà al massimo 600 persone al giorno e darà occupazione a 60 persone, stando a quanto avevano spiegato dal comune che ha scelto il progetto nell’ambito dell’iniziativa “Reinventing cities”, che ridisegnerà il futuro di Milano.
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