bellaria
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Vacanze Estate 2020, notti low cost. Dove puoi permetterti di dormire in hotel a nove euro. Sì, certo: la camera è vecchia, il letto di più, la doccia non ha né tende né box e se ti serve il phon lo devi chiedere alla reception.

Ma bastano un paio di spritz per alloggiare all’hotel Sidney, tre stelle (sbiadite) di Bellaria. “Sia chiaro: la colazione e il parcheggio non sono inclusi – si affrettano a precisare dall’albergo – così come la tassa di soggiorno. Quella si paga a parte”. Ci mancherebbe… Ecco: nella Riviera romagnola che tenta faticosamente di rialzarsi dopo la pandemia, i prezzi di molti hotel non sono solo calati: sono letteralmente precipitati.

In questi giorni una coppia che sceglie la Romagna può trovare una matrimoniale per pochi spiccioli in tanti hotel. Alla faccia del turismo di qualità, inseguito solo a parole ma affossato dalla guerra dei prezzi.

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L’associazione albergatori di Rimini le chiama “le offerte indecenti”, che “inquinano il mercato” e costringono i gestori a rinunciare ai margini di guadagno per accaparrarsi un cliente in più. Ma Giovanni Passeri e Laura Dattila, i titolari dell’hotel Sidney e di altri 8 alberghi sparsi tra Rimini, Cesenatico, Bellaria e San Mauro mare, rifiutano sdegnati l’etichetta di quelli che ‘rovinano’ il mercato.

«Se è per questo, in certi giorni abbiamo venduto le camere anche a 6 euro e mezzo a persona. Sono offerte che non riguardano tutte le stanze: le facciamo solo in certi giorni, per riempire le camere che restano invendute. E siamo onesti con i clienti: non promettiamo comfort che non ci sono, ma solo un letto per dormire e tanta simpatia”.

Tutto il resto, al Sidney, si paga extra: il caffè, le bibite, naturalmente pranzi e cena (su richiesta), il parcheggio, l’ombrellone in spiaggia. Di gratuito, in questo albergo con i divanetti logorati dal tempo, i pavimenti anni ‘70 e i letti in ferro battuto, ci sono solo il wifi e le biciclette…

“È così che facciamo tornare i conti: da quando abbiamo aperto l’albergo, il 29 maggio, siamo quasi sempre pieni, e abbiamo già fatto più di 3mila euro di extra”. Chiaro: se metti piede al Sidney, o in altri alberghi che praticate prezzi così bassi, ti devi accontentare. “Ma guardate le recensioni su di noi – continuano Giovanni e Laura – Abbiamo giudizi eccellenti. Perché alla fine i turisti qui si trovano bene: l’ambiente e le camere sono pulite (anche se ti cambiano le lenzuola ogni due giorni, e gli asciugamani una volta a settimana, ndr), sono a due passi dalla spiaggia.

“Se vuoi una birra a tavola, fanno due euro e mezzo. Per il caffè ne basta uno. Chi sceglie la pensione completa, spende 25 euro al giorno. Come si fa a non rimetterci, con questi prezzi? «Noi ci stiamo riuscendo. La nostra filosofia è guadagnare poco, spaccando il centesimo, ma riempire l’hotel. Qualche collega invidioso dice che ce la facciamo perché non paghiamo il personale, o i fornitori. C’è chi ha messo in giro la voce che noi ricicliamo denaro sporco… Tutte falsità».

Di vero ci sono i nove euro a notte. Non è vendere una camera: è svenderla. «Però scusate: perché oggi un turista dovrebbe venire in Romagna, se non per il prezzo basso e l’ospitalità?». La seconda, i romagnoli, ce l’hanno nel sangue. E per fortuna non è in vendita.

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