Ospedale Fiera Milano | Quando sarà pronto? | Quanti posti avrà?
Attilio Fontana, nel tardo pomeriggio, ha effettuato un sopralluogo presso il nuovo ospedale realizzato in Fiera a Milano.
Il governatore della Lombardia ha annunciato che la Giunta ha approvato una delibera con la quale viene affidata alla ‘Fondazione IRCCS Cà Granda Ospedale Maggiore Policlinico di Milano‘ la messa in esercizio della nuova struttura ospedaliera temporanea realizzata alla Fiera di Milano.
“In pratica – ha spiegato Fontana – diventerà un ‘reparto’ del Policlinico che gestirà il personale, le degenze, i beni e i servizi”.
Quando aprirà il nuovo ospedale Covid-19 in FieraMilano come Wuhan?
I primi quattro moduli con 32 posti letto saranno resi disponibili nella prima settimana di aprile.
Gli altri apriranno nelle settimane successive. Una volta completato, l’ospedale in Fiera comprenderà circa 200 posti letto dedicati esclusivamente a due reparti: terapia intensiva e sub-intensiva. Non è chiara però la percentuale: dipenderà dall’andamento dell’epidemia in Lombardia. Sarà in tutto e per tutto un vero ospedale con tutti i servizi diagnostici, e non un ospedale da campo come stanno sorgendo in diverse città del Nord: l’ospedale in Fiera avrà una sala operatoria, un reparto di radiologia e uno di cardiologia, per poter gestire al meglio i pazienti con un quadro clinico complesso, oltre a stanze per la decontaminazione, sale di svago per il personale sanitario e tutto quello che si trova negli ospedali delle grandi città.
I lavori sono andati avanti su turni di 24 ore.
“Ieri sera con il commissario all’emergenza Covid-19, Domenico Arcuri, abbiamo dato l’ok alla richiesta di Guido Bertolaso di lasciare in Lombardia la dotazione di ventilatori russi arrivata nei giorni scorsi. I ventilatori sono a disposizione della Regione Lombardia che potrà decidere se destinarli all’hub in Fiera a Milano così come da richiesta di Bertolaso o ad altri ospedali del territorio. Lo Abbiamo riferito al Vice Presidente della Regione Lombardia Sala a Bergamo che ne ha preso atto ringraziando il Governo”.
Così il ministro per gli Affari regionali e le Autonomie, Francesco Boccia, rientrando da Bergamo dopo aver accompagnato i primi 21 medici della task force del governo.