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Olimpiadi di Tokyo: rinvio al 2021. L’impatto economico sarà pesante. A rischio 18 Federazioni

I diritti tv per le Olimpiadi giapponesi, pari a 4,5 miliardi di dollari, rappresentano il 73% delle entrate del Cio e sono indispensabili per finanziare gli sport con minor seguito.

 

Tokyo ha cercato di tenersi stretti i Giochi fino all’ultimo, di piazzarli in questo anno, in autunno, pur di non dover congelare la città, ormai pronta, per un anno intero. Poi ha ceduto e si è tenuto il diritto di gestire la comunicazione, di fare formalmente la proposta più dolorosa: «Saranno la prova che l’umanità ha sconfitto il coronavirus».

Il contratto che lega gli organizzatori al Cio è complicato e qui ormai si tratta sia di trovare una data che funzioni sia di non sprofondare dietro al cambio di rotta. L’impatto economico sarà comunque brutale e va calibrato soprattutto tra le parti che in mezzo a questa emergenza dovranno riscrivere delle clausole, ripesare gli accordi, allungare concessioni e rivoluzionare calendari. Sarà un’operazione lunga e un tavolo affollato che deve ospitare sponsor, federazioni, istituzioni.

«L’organizzazione mondiale della sanità ci ha confermato che il virus si sta diffondendo troppo velocemente, abbiamo dovuto fare la scelta più complicata che lo sport abbia mai preso in tempo di pace», il Cio ora dovrà coordinare 33 sport che dipendono finanziariamente dal bilancio del quadriennio olimpico e che nel 2021 avevano altri appuntamenti in programma.

Ufficializzate le nuov date : si gareggerà da venerdì 23 luglio a domenica 8 agosto 2021

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I danni per il Giappone

Il rinvio di un anno potrebbe costare tra i 5,4 e 5,6 miliardi di euro, secondo la stima di Katsuhiro Miyamoto, professore emerito alla Università Kansai di Osaka ed esperto in economia dello sport. Una cancellazione, invece, comporterebbe una perdita di oltre 38 miliardi di euro che salirebbero a 65,9, secondo uno studio della finanziaria giapponese Nikko Securities. Anche una prima stima del Nikkei parlava di 6 miliardi di dollari, mentre una stima di Goldman Sachs di 500 miliardi di yen (poco meno di 5 miliardi di dollari).

Sponsor e tv

I diritti tv per le Olimpiadi giapponesi – pari a 4,5 miliardi di dollari, un record – rappresentano il 73% delle entrate del Cio e sono uno dei nodi più delicati da sciogliere. Discovery ha pagato 1,3 miliardi per i diritti in Europa ma ha detto in un recente incontro con gli analisti di «essere assicurata» contro la possibile cancellazione. Nbc – controllata da Comcast – ha speso 1,1 miliardo per gli Usa. Inoltre i ricavi delle sponsorizzazioni nazionali e la vendita dei biglietti hanno aumentato le entrate di 30 miliardi di yen, secondo la quarta e ultima versione del bilancio olimpico. È chiaro che qualunque decisione sul rinvio dovrà soddisfare pienamente tv e sponsor.

Le Federazioni internazionali possono fallire ?

Il vero problema come ha spiegato Thierry Sprunger, direttore finanziario del Cio dal 1994 al 2011, riguarda le federazioni internazionali. «Ci sono tra le 10 e le 18 federazioni che potrebbero fallire – ha spiegato qualche giorno fa – . Su 28 federazioni internazionali soltanto una decina sono indipendenti finanziariamente: calcio, tennis, basket, volley e poche altre. Per tutte le altre la maggior parte dei proventi arrivano dai Giochi Olimpici. In più, se dovesse saltare Tokyo, il Cio non potrà finanziare la diffusione dello sport in almeno 120 Paesi in via di sviluppo che dipendono dai suoi contributi».

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