Aumento della retribuzione del 25% per i 700 dipendenti, ticket da 440 euro per babysitter e assicurazione sanitaria contro il virus
Da assicurazioni e «bonus bebè» a veri e propri aumenti salariali, assieme a grosse donazioni per il sistema sanitario messo a dura prova per l’emergenza Coronavirus. Sono tante le iniziative messe in campo da aziende del veneto, sia sul versante del welfare interno che verso quello pubblico, il più delle volte in silenzio. Gian Luca Rana, amministratore delegato dell’omonimo Pastificio di Verona, ha varato un piano straordinario di aumenti salariali per un valore complessivo di 2 milioni di euro, come «speciale riconoscimento» dell’impegno dei 700 dipendenti presenti nei cinque stabilimenti italiani (tra cui quello di Paratico) che stanno garantendo, come azienda di servizi essenziali, la continuità negli approvvigionamenti alimentari.
«Il Pastificio Rana – ha detto Rana – vuole essere al fianco dei dipendenti e di sostegno alle loro famiglie in un momento di forte disorientamento, non solo lavorativo». Tra le misure previste vi sono una maggiorazione dello stipendio del 25% per ogni giorno lavorato, e un «ticket» mensile straordinario di 400 euro per le spese di babysitting. Il piano decorre retroattivamente dal 9 marzo, e coprirà anche il mese di aprile.
Rana ha inoltre deciso di stipulare una polizza assicurativa a favore di tutti i dipendenti, compresi quelli in smart working, in caso di contagio da Covid-19, a integrazione del rafforzamento delle procedure di sicurezza e prevenzione già messe in atto dall’azienda.
Rana, aveva donato 400 mila euro per l’acquisto di apparecchiature per la ventilazione assistita. Infine anche il patron di Banca Mediolanum, Ennio Doris, ha staccato un assegno a 5 milioni, equivalenti, secondo quanto ha riferito il presidente del Veneto Luca Zaia, ad almeno 150 postazioni di terapia intensiva.
Il punto sui contagi di oggi, lunedì 23 Marzo
Lombardia, Gallera: “Cala il numero dei ricoverati, -173 rispetto a ieri”
Sono i 28.761 positivi in Lombardia, con un aumento di 1.555 nelle ultime 24 ore. I ricoverati sono 9.266: è il primo dato negativo dall’inizio dell’emergenza, con una riduzione di 173 pazienti in ospedale rispetto a ieri.
+320 decessi nelle ultime 24 ore
( ieri erano 361 )
Continuano a migliorare i dati relativi ai nuovi casi nella provincia di Bergamo, mentre peggiorano decisamente in quella di Brescia: è questa la situazione delle due zone lombarde più colpite dal coronavirus.
Secondo i dati forniti dall’assessore regionale al Welfare Giulio Gallera, nella provincia di Bergamo ci sono 6.471 positivi, con una crescita di 255 nuovi casi, mentre ieri era stata di 347 e l’altro ieri di ben 715. A Brescia invece, i positivi sono 5.905, con una crescita di 588 nuovi casi, mentre ieri erano stati 289 e l’altro ieri 38.
Coronavirus, i numeri dei contagi a Milano
Tiene anche Milano. Nelle ultime 24 ore i contagi nella città metropolitana sono aumentati di 230, arrivando a 5.236. A Milano città, invece, i positivi sono 2.176, con una crescita di 136 nelle ultime 24 ore.