STAZIONE CENTRALE
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STAZIONE CENTRALE: in Piazza Luigi di Savoia domani potrebbe esserci un giardino per bambini, uno spazio riservato ed esclusivo, ecco i dettagli.

Palazzo Marino propone l’idea di realizzare un giardino per bambini ai piedi della stazione Centrale di Milano, dove oggi trova spazio il degrado. Al posto di piccole aiuole, pianticelle, spazi verdi inutilizzati, fermate di taxi, e autobus per gli aeroporti in Piazza Luigi di Savoia domani potrebbe esserci un giardino per bambini.

Si tratterebbe di una grande area solo per loro, recintata e con accesso riservato ed esclusivo. Il Comune vuole riqualificare quella zona e dentro al maxi progetto “Cantiere Centrale” l’assessore all’Urbanistica Pierfrancesco Maran fa un passo in avanti: “In questo luogo serve un’iniziativa importante, vogliamo cambiare la fruizione delle piazze che circondano la stazione”. E portare i piccoli, in un posto spesso riconosciuto come inadatto se non inaccessibile, per il quartiere può essere l’inizio di un percorso di riscatto.

Il modello da cui si parte è quello dei giardini della Villa Reale, in una versione chiaramente più ridotta ma che funzionerà con lo stesso principio: entrano soltanto i bambini (in via Palestro l’accesso è riservato ai minori di 12 anni), con il nonno, la mamma o l’adulto che li accompagna. Tutto sorvegliato e scandito da regole ben definite. “Siamo consapevoli – chiarisce Maran – dei problemi della zona e l’idea si inserisce in un contesto dove le forze dell’ordine fanno il loro lavoro sulla sicurezza e dove insieme a Grandi Stazioni si cerca di dare un’identità nuova alle piazze con l’arrivo di diversi spazi commerciali”. L’area interessata è a fianco del lato est della stazione, dove oggi c’è una bella fontana a secco da tempo. Sul tavolo, per riconvertire quell’area verde ora terra di nessuno, ci sono 300mila euro di “contributi aggiuntivi” che, in base ad una convenzione tra Palazzo Marino e Grandi Stazioni che sarà presto siglata per la realizzazione del Mercato Centrale di piazza IV Novembre, saranno utilizzati per interventi sulle aree pubbliche di piazza Luigi di Savoia.

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L’idea di Palazzo Marino – di cui si è parlato nell’ultimo incontro del tavolo sulla riqualificazione della stazione e dei Magazzini Raccordati che coinvolge anche le associazioni di cittadini e commercianti del quartiere – ora verrà presentata alla città. “Vogliamo aprire un percorso di partecipazione con i residenti – spiega Maran – con la città, una gara di progettazione con l’ordine degli architetti e che coinvolga tutti. Partiamo anche dal fatto che la zona, se escludiamo il parchetto di via Venini che ormai è sovraffollato, non ha spazi dedicati ai più piccoli”. Il giardino per i bimbi è soltanto uno dei tasselli del progetto “Cantiere Centrale”: dopo la riqualificazione di un’area verde in piazza Duca d’Aosta, su piazza Luigi di Savoia a fine mese apriranno tre locali e bistrot con dehors, per marzo è atteso l’arrivo di Starbucks. Mentre per quanto riguarda la parte pubblica della piazza un marciapiede più ampio creerà una sorta di isola pedonale con piccole aree verdi. Dal lato opposto, in piazza IV Novembre, i lavori vanno spediti tanto che l’arrivo del Mercato Centrale, il polo del food gemello di quello della stazione Termini di Roma, è previsto con largo anticipo rispetto alla tabella di marcia: taglio del nastro, il prossimo autunno. Poi c’è la costruzione del parcheggio “Cm7”: 26.400 metri quadrati che ospiteranno 430 posti auto e 75 posti moto localizzati non lontano dal Memoriale della Shoah, tra via Ferrante Aporti, via Sammartini e il sottopasso di viale Lunigiana. Qui il cantiere aprirà questa primavera e dovrebbe chiudersi in 18-20 mesi. Per quanto riguarda invece il futuro dei Magazzini Raccordati, un progetto definitivo e a lungo termine ancora non c’è, ma un mattoncino dovrebbe arrivare a breve. Escluso l’uso temporaneo da parte di Ventura Project, che non solo li userà per il Fuorisalone ma anche per le sfilate di fine febbraio, uno dei magazzini sarà presto affidato al Comune: una concessione di venti-trent’anni grazie alla quale si potrà istituire un presidio di quartiere con spazi sociali gestiti dalle associazioni della zona. Ora si cercano i fondi per sistemarlo.

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