ATM: gli aumenti del biglietto a Milano e nei Comuni dell’hinterland milanese vedranno il passaggio dal biglietto ordinario urbano da 1,50 a 2 euro.
Il Comune di Milano tira dritto sulla politica dell’aumento del biglietto Atm: emerge dopo un incontro tra il sindaco Beppe Sala e l’assessore alla mobilità Marco Granelli, da una parte, e i vertici della Regione Lombardia, a cominciare dal presidente Attilio Fontana, dall’altra.
Senza il sì della Regione, infatti, Palazzo Marino può aumentare il biglietto di soli 4,5 centesimi di euro, in pratica portandolo al massimo a 1,595 euro. L’intenzione del Comune è invece quella di portarlo a 2 euro, considerando gli aumenti di gestione dovuti sia al maggior afflusso di turisti sia alle nuove linee (e prolungamenti) della metropolitana: la futura M4 e le M1 e M5 fino a Monza.
Il problema è che, a dicembre 2018, un emendamento di Forza italia alla Legge di bilancio della Regione ha “stoppato” l’aumento previsto da Palazzo Marino. Ora si potrebbe sbloccare con una risoluzione della commissione regionale sui trasporti e poi con un voto in aula. Fontana, interrogato sul punto, ha affermato che l’aumento è “una scelta della città”, facendo intendere di non volere interferire su questo.
In parallelo è sul tavolo la riforma della tariffazione integrata, che nelle intenzioni dovrebbe venire incontro alle richieste dell’hinterland milanese, ma non solo. Sono previste infatti zone concentriche fino a Lodi e Pavia, che interesserebbero tutte le aziende di trasporto pubblico che operano in un’area ben più estesa della sola Città Metropolitana milanese.
Un lavoro di armonizzazione che non si risolve in pochi giorni. Per questo motivo, è probabile che Sala potrà attuare il suo piano per farlo partire all’inizio di maggio 2019, ma solo nella nuova area urbana che comprenderà anche diversi Comuni dell’immediato hinterland, mentre l’integrazione tariffaria estesa fino alla Brianza, al Pavese e al Lodigiano dovrà aspettare almeno settembre.
Gli aumenti del biglietto Atm a Milano e nei Comuni dell’hinterland milanese vedranno il passaggio dal biglietto ordinario urbano da 1,50 a 2 euro ma sarà valido anche nei Comuni di Pero, Rho, Settimo Milanese, Cesano Boscone, Corsico, Buccinasco, Assago, Rozzano, Opera, San Donato Milanese, Peschiera Borromeo, Segrate, Vimodrone, Cologno Monzese, Sesto San Giovanni, Cinisello Balsamo, Bresso, Cormano e Novate Milanese.
Nella stessa cerchia, il biglietto giornaliero passerà da 4,50 a 7 euro; l’abbonamento mensile ordinario da 35 a 39 euro; il settimanale da 11,30 a 17 euro; il carnet da dieci corse da 13,80 a 18 euro. Resta invece invariato l’abbonamento annuale (330 euro) e, novità, gli under 14 potranno viaggiare gratis sui mezzi pubblici, così come già oggi gli over 65 con Isee inferiore a 16 mila euro.
Inoltre gli abbonamenti non solo annuali ma anche mensili resteranno invariati per gli under 26 (22 euro e 200 euro) e i senior sopra i 65 anni, donne e uomini (30 euro e 300 euro). Restano invariati, per i senior, gli abbonamenti “off peak” fuori dall’ora di punta mattutina (16 euro il mensile, 170 euro l’annuale) e i ridotti (22 euro il mensile, 200 euro l’annuale), questi ultimi riservati a chi ha un Isee tra 16 mila e 28 mila euro.