MILANO: la scelta di un locale milanese e la storia di Roberto che ha trovato tutto il necessario per cambiare suo figlio di un anno e mezzo nel bagno degli uomini.
Roberto, padre di famiglia come tanti, si è trovato davanti a un fatto inusuale, nel locale Hug Milano (in via Venini 83) ha trovato tutto il necessario per cambiare suo figlio Alessandro di un anno e mezzo. Una scelta da parte del locale, che rompe gli schemi.
Racconta Roberto: “Vivo a Bologna e ho scoperto il bistrot per caso durante un soggiorno con la mia famiglia a Milano. Quando ho visto il fasciatoio nel bagno degli uomini sono rimasto positivamente sorpreso”. “Durante le uscite o i viaggi insieme ai nostri due figli, mi piace aiutare mia moglie in queste mansioni, ma non è frequente trovare questo servizio nei bagni maschili”.
Il bistrot nel cuore di NoLo, che è anche un circolo con spazio eventi e smartworking, è tanto recente quanto lungimirante in questo senso: una conquista in fatto di praticità, ma soprattutto di civiltà. “Inizialmente avevamo deciso di inserire il fasciatoio nel bagno dei disabili, quello più spazioso, poi l’idea alternativa e definitiva di metterlo soltanto in quello degli uomini”, spiega Sara Atelier una delle tre fondatrici di Hug. “Perché? Ci sembrava interessante dare spazio ai papà in uno dei compiti che invece tocca quasi sempre alle mamme”, prosegue Sara. “Abbiamo spesso sentito storie di padri imbarazzati dagli sguardi delle donne che vedevano il loro bagno invaso dalla presenza maschile, solo perché costretti dai fasciatoi puntualmente situati nei bagni delle signore” – spiega – “riteniamo sia divertente invertire gli ordini, mettendoli finalmente a proprio agio”. Anche Roberto conferma la comodità di poter usufruire del fasciatoio direttamente nei servizi maschili: “Tendenzialmente non è un problema cambiare i bambini dentro i bagni delle donne, ma farlo nel proprio è molto più comodo. Spero che Hug possa essere un esempio per la nascita di altre realtà”.
Nel frattempo il blog dell’associazione culturale Onalim, che racconta una Milano al contrario, è pronto a lanciare la campagna #iocambio: “Partirà proprio da Hug e coinvolgerà i papà che si fotograferanno mentre cambiano i loro bambini in giro per la città alla ricerca di un luogo adatto”, spiega Isabella Musacchia autrice del blog. “La scelta dell’hashtag – aggiunge – ha una doppia valenza: da un lato i padri si fotograferanno nell’atto di cambiare i pannolini, dall’altro saranno anche il motore di un vero e proprio cambiamento”.
Fonte: La Repubblica.