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Egitto. La straordinaria scoperta del Faraone Amenofi II” è il titolo evocativo della mostra in programmazione nelle sale del MUDEC-Museo delle Culture di Milano dal 13 settembre 2017 al 7 gennaio 2018.

L’età dell’Oro dell’Antico Egitto al MUDEC

L’età dell’Oro dell’Antico Egitto nel II millennio a.C. con la figura storica del faraone Amenofi II è riproposta al visitatore in chiave tradizionale e in chiave multimediale: attraverso reperti provenienti da importanti collezioni egizie mondiali (tra le quali Museo Egizio del Cairo, Museo Archeologico Nazionale di Firenze e, per rimanere in città, Museo del Castello Sforzesco che, proprio nel periodo autunno-inverno 2017, chiuderà temporaneamente per ristrutturazione e presterà alcuni reperti a questa mostra) arricchiti da esperienze immersive grazie all’apparato multimediale installato nelle sale.

Protagonista indiscussa della stagione espositiva autunnale, e in linea con la proposta estiva “Klimt Experience” nell’utilizzo di tecnologie avanzate, finalizzate al coinvolgimento del visitatore nella storia e nell’atmosfera del tempo, la mostra ha un intento duplice. L’esibizione si propone di raccontare al pubblico una doppia riscoperta: quella del faraone Amenofi II e quella del grande ritrovamento della tomba dello stesso monarca nella Valle dei Re, con un ampio excursus sulla vita quotidiana e sulle credenze funerarie dell’antica civiltà del Nilo.

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Chi era Amenofi II?

Figlio del noto Thutmose III e appartenente alla 18° dinastia dell’Antico Egitto, Amenofi II viene descritto dalle fonti come un sovrano forte e un valente arciere. Un regno abbastanza breve tra il 1427 e il 1401 a.C., il faraone non ha mai raggiunto la stessa fama del padre più per ragioni storiche che di merito. I documenti relativi alla scoperta della sua tomba nella Valle dei Re da parte dell’egittologo francese Victor Loret nel 1898 sono rimasti sconosciuti fino a quindici anni fa.

Proprio qui entra in gioco il ruolo fondamentale dell’Università degli Studi di Milano, partner attivo della mostra “Egitto. La straordinaria scoperta del faraone Amenofi II”. L’Università è infatti proprietaria dei documenti originali, conservati nei ricchi Archivi di Egittologia, e sono entrambi egittologi della Statale i due curatori della mostra: Patrizia Piacentini, titolare della cattedra di Egittologia, e Christian Orsenigo.

La figura di Amenofi acquisisce un’importanza particolare in questo contesto anche per il fatto che nella medesima tomba, insieme alla mummia del faraone, Loret portò alla luce i corpi della madre e della nonna di Tutankhamon.

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