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Dopo anni di matrimoni in calo in Lombardia poi, il dato regionale ha ripreso a salire. I dati più recenti registrati dall’Istat parlano di meno 4 per cento nel 2014 sul 2008, più 4 per cento nel 2015 rispetto all’anno precedente. Aggiunge la matrimonialista: «Milano è inoltre in testa per il numero di unioni civili. Dall’introduzione della nuova normativa a fine gennaio 2017 sono state celebrate 261 unioni civili tra persone dello stesso sesso».

I nuovi strumenti previsti dalla legge hanno fatto calare in città pure le separazioni consensuali. «Anche grazie all’introduzione a fine 2014 della normativa sulla negoziazione assistita – spiega l’avvocato Colombo -. A Milano si concludono circa 800 negoziazioni assistite all’anno».

I tempi della negoziazione, cui si può ricorrere solo nei casi consensuali, sono gli stessi della separazione «breve». Si è assistiti da un legale per coniuge e non occorre andare davanti a un giudice. L’accordo fra le parti è formalizzato in un atto, che viene approvato dal pm e depositato in Comune. Una procedura che si può scegliere in presenza di figli minorenni. In caso contrario la coppia può concludere l’accordo semplicemente davanti all’ufficiale di stato civile e non è necessaria la presenza di un legale. «Una via, quest’ultima, sempre più diffusa. Ma nonostante ciò i tempi di attesa in città non sono particolarmente lunghi», assicura Colombo.

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