Ecco tutti i luoghi visitabili a Milano.
L’Archivio Storico della Ca’ Granda – Ospedale Maggiore Policlinico: l’archivio racchiude, nei suoi locali anche risalenti al Seicento, migliaia di documenti raccolti a partire dal Medioevo dall’istituzione assistenziale. Qui si potrà eccezionalmente ammirare un raro papiro risalente alla XIX dinastia (1305-1200 a.C.), lungo circa 7 metri e mai srotolato prima.
La Quadreria del Fatebenefratelli, di cui saranno mostrate le aree più antiche e la struttura ospedaliera del diciannovesimo secolo.
Il Museo dei Martinitt, attraverso le testimonianze degli ex orfani Martinitt e Stelline, che sabato 25 e domenica 26 marzo cureranno le visite, e l’Educandato Setti Carraro, ospitato nel Palazzo Archinto e istituito nel 1808 con decreto di Napoleone Bonaparte, ancora oggi importante istituzione educativa della città.
Il Palazzo della Banca d’Italia, costruito tra il 1907 e il 1912 e che ospita i Dioscuri di Giò Pomodoro e alcuni capolavori di Balla, Guttuso e Hayez, e il Palazzo della Borsa di Paolo Mezzanotte.
Il Museo Collezione Branca, dove si potranno visitare anche le cantine, la ex sede della Società Filature Cascami Seta (ingresso riservato agli iscritti Fai o a chi si iscrive in loco), capolavoro di Piero Portaluppi e il Grattacielo Pirelli, gioiello di Gio Ponti.
La Caserma Santa Barbara, che dispone di una piazza d’armi di circa 36 ettari e di numerose strutture, tra cui le scuderie dei cavalli, un grande maneggio e un secondo campo coperto.
Il settecentesco Palazzo Crivelli con due saloni affrescati finora chiusi al pubblico, e Palazzo Pusterla (per entrambi l’ingresso è riservato agli iscritti Fai o a chi si iscrive in loco), esempio del rococò milanese e oggi sede istituzionale di Banca Generali.
L’Accademia di Brera, dove saranno accessibili le aule studio di scenografia con i modelli e i nuovi ambienti sotterranei per la conservazione dei calchi antichi, la Palazzina Appiani, presso l’Arena Civica: costruita da Napoleone per celebrare la sua figura di sovrano grazie a giochi e sport.
Il terrazzo del Palazzo di via Foscolo 1 oggi ristrutturato. I Teatri Grassi e Strehler e sarà anche possibile conoscere il lavoro del celebre architetto della moda Gianfranco Ferrè grazie alla visita all’omonima Fondazione, in cui verranno esposti abiti e pezzi d’archivio mai visti.
Saranno inoltre visitabili anche i beni del Fai Villa Necchi Campiglio e l’Albergo Diurno Venezia (ingresso riservato agli iscritti Fai o a chi si iscrive in loco – i posti però sono esauriti).
Villa Ghirlanda Silva e il suo parco, primo esempio di giardino all’inglese, a Cinisello Balsamo; l’Abbazia di Viboldone; Cusago e i suoi luoghi simbolo, come il Castello Visconteo, il Mulino (ingresso riservato agli iscritti Fai o a chi si iscrive in loco) e la Chiesa di Santa Maria Rossa di Monzoro.
Inoltre, con Arte. Un ponte tra culture verranno riproposte le visite guidate in lingua: 130 saranno i volontari di origine straniera attivi in questo progetto.
Continua a leggere per sapere come partecipare alle giornate FAI…