GRANDI MOSTRE A MILANO: il 2016 si chiude con Rubens e Piero della Francesca, il 2017 ci porterà Caravaggio. Il Sindaco invita in città per vedere questi tesori.
In occasione della presentazione della mostra “Bellotto e il Canaletto. Lo stupore e la luce”, che aprirà il 25 novembre alle Gallerie d’Italia, il sindaco Giuseppe Sala invita a visitare Milano per le prossime festività: “questo Natale avrà un tenore culturale assolutamente straordinario”.
Il sindaco ha spiegato: “Avremo Rubens a Palazzo Reale, a Palazzo Marino il polittico della madonna della misericordia di Piero della Francesca e qui alle Gallerie Bellotto e Canaletto” e ha promesso per il 2017 “una grande mostra su Caravaggio che porrà Milano sotto l’attenzione internazionale”.
Sostiene inoltre che è necessario: “che si cominci a capire il ruolo fondamentale di Gallerie d’Italia in questa città, in questa piazza che ritengo anche un po’ sottovalutata. Gallerie d’Italia sta svolgendo un ruolo molto significativo nella cultura milanese e dobbiamo rendere onore a chi l’ha voluta. Milano funziona perché fa Milano e mette insieme la capacità di avere una visione coraggiosa con la capacità di essere molto aperta. Su questo insisterò con tutte le mie forze dell’apertura internazionale e dell’apertura al suo interno per ricongiungere il centro con le periferie”.
Sala poi parla della qualità della vita dei cittadini: “Se avessimo osato parlare di qualità della vita a Milano qualche anno fa i sorrisini si sarebbero sprecati. Oggi spero che i milanesi sappiano che chi amministra Milano sta lavorando per una migliore qualità della vita. Milano va avanti anche perché la cultura sta giocando un ruolo straordinario. Se chiuderemo a quasi 8 milioni di visitatori quest’anno, tutto ciò non viene dal nulla, ma dal fatto che probabilmente stiamo riuscendo a passare questo messaggio di città aperta che attinge alla storia, ma ha una grandissima contemporaneità”.
Ha infine concluso: “bisogna dare merito a chi, con visione e generosità, mette a disposizione della città tesori come questo perché sono una delle componenti del successo di Milano”.