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martedì, Maggio 13, 2025
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The Sisterhood: Sarah Jane Morris in concerto a Milano

Sarah Jane Morris

Sarah Jane Morris al Blue Note

Venerdì 14 e sabato 15 marzo 2025, sul palco del Blue Note di Milano, torna la grande Sarah Jane Morris, icona della musica mondiale che ha saputo imporsi sulla scena internazionale grazie a uno stile sofisticato e a produzioni importanti che nel tempo hanno spaziato dal pop al blues, fino al jazz.

Sarah Jane Morris è una delle più grandi interpreti inglesi della scena jazz e soul. La notorietà internazionale arriva per Sarah negli anni ’80, sull’onda di quella che fu definita la seconda “British invasion”, con band politicamente attive come The Republic e The Communards: indimeticabile la sua iconica performance nella hit “Don’t Leave Me This Way” in coppia con Jimmy Somerville. Da allora ha pubblicato 15 album da solista, ottenendo consensi unanimi da parte della critica e grande successo di pubblico, per quella sua incredibile voce di contralto dalla gamma unica che si estende da toni bassi riverberanti in un falsetto bruciante e pieno di soul. Un’interprete potente, dallo stile unico, di innegabile statura.

Per l’occasione presenta dal vivo il suo nuovo album The Sisterhood (La Sorellanza), omaggio alle più grandi interpreti femminili della musica contemporanea, legate tra loro da un sentimento di vicinanza per scelte artistiche e lotte personali e che sono state l’ispirazione di Sarah Jane Morris lungo l’arco di tutta la sua carriera. Dalle grandi voci black del jazz americano, alle stelle del rock e del pop, cantautrici di generi musicali diversi che si sono passate il testimone da una generazione all’altra: da Bessie Smith a Billie Holiday, da Nina Simone a Miriam Makeba, da Aretha Franklin a Janis Joplin, da Rickie Lee Jones a Patti Smith, fino ad Annie Lennox e Sinead O’Connor.

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Candlelight: tributo a Vasco Rossi

Candlelight: tributo a Vasco Rossi

Candlelight: tributo a Vasco Rossi

Domenica 6 aprile 2025 tornano a Milano i concerti a lume di candela dedicati ai grandi successi di Vasco Rossi, inseriti nel format di concerti Candlelight organizzati da Fever: l’appuntamento è presso lo Spazio Filippetti di Milano (viale Angelo Filippetti 41).

I pianisti Luca Morelli e Francesco Parrino eseguono in una suggestiva atmosfera, illuminati dalla sola luce delle candele, alcuni tra i maggiori successi di Vasco Rossi: la scaletta spazia da Vita spericolata a Ogni volta, da Sally a Ridere di te, da Gli angeli a Senza parole.

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Lewis Hamilton acquista casa a Milano: dove vivrà e i prezzi stratosferici

Lewis Hamilton acquista casa a Milano: dove vivrà e i prezzi stratosferici

Lewis Hamilton acquista casa a Milano: dove vivrà e i prezzi stratosferici nel quartiere esclusivo

Il campione della Ferrari, Lewis Hamilton, ha ampliato il suo già vasto impero immobiliare, che include proprietà in Svizzera, Monte Carlo, Londra e negli Stati Uniti, con un nuovo acquisto a Milano.

Dopo aver preso in considerazione varie opzioni tra Modena e Bologna per avvicinarsi a Maranello, Hamilton ha scelto di stabilirsi nel prestigioso quartiere di Porta Nuova, la zona più moderna e futuristica della città. Questo quartiere rappresenta uno dei progetti di riqualificazione urbana più ambiziosi d’Europa, famoso per i suoi grattacieli innovativi, spazi verdi e infrastrutture all’avanguardia.

Perché Hamilton ha scelto Porta Nuova

Con il suo gusto per il lusso e l’architettura d’avanguardia, Hamilton ha trovato a Porta Nuova la residenza ideale. Questo quartiere è diventato il simbolo della Milano contemporanea, un luogo che unisce modernità e comfort, offrendo un ambiente perfetto per il sette volte campione del mondo.

I costi nel quartiere

Il mercato immobiliare di Porta Nuova è tra i più esclusivi d’Italia. Le abitazioni di lusso in questa zona hanno un prezzo medio di 9.497 euro al metro quadro, con appartamenti che possono facilmente superare 1,48 milioni di euro, come riportato da Immobiliare.it Insights.

Le proprietà di Hamilton

L’acquisto della casa a Milano si aggiunge alla lunga lista di immobili di lusso che Hamilton ha acquisito nel tempo, confermando il suo interesse per le residenze esclusive nelle località più rinomate del mondo. Con questa nuova proprietà, il pilota britannico consolida ulteriormente la sua presenza nel mercato immobiliare di fascia alta.

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Milano nella top 10 delle città più stressanti del mondo

Milano nella top 10 delle città più stressanti del mondo
Milano nella top 10 delle città più stressanti del mondo

Milano nella top 10 delle città più stressanti del mondo

Che Milano non fosse la città più tranquilla del pianeta era abbastanza risaputo. Ma che si meritasse un posto tra le dieci città più stressanti in assoluto? Beh, questa notizia ha colto molti di sorpresa, o forse no? A svelarlo è una ricerca condotta da una società internazionale, che ha esaminato le città più stressanti del mondo, includendo anche la nostra amata Milano nella lista.

I criteri della classifica

Per determinare questa classifica, lo studio ha preso in considerazione vari parametri, come il numero di visitatori, l’inquinamento acustico, la qualità dell’aria (e qui purtroppo non abbiamo brillato), il costo dei trasporti pubblici e i tassi di criminalità. Ogni città ha ricevuto un punteggio che va da 0 a 100, con numeri più alti che indicano livelli di stress più elevati.

Milano: non tra le prime tre, ma sempre presente

Per fortuna, Milano non figura tra le prime tre città più stressanti. In cima alla lista troviamo Las Vegas, che si è aggiudicata un punteggio di 95 su 100, seguita da San Francisco, fortemente penalizzata dalla criminalità, e da New York. La nostra Milano, invece, si posiziona all’ottavo posto, unica città italiana presente, con un punteggio di 73. Anche se questo non è motivo di vanto, possiamo almeno dire che non siamo tra i peggiori in classifica. Tuttavia, il tasso di criminalità e il traffico hanno certamente contribuito a farci guadagnare qualche punto indesiderato.

Perché Milano è stressante?

Con traffico caotico, smog persistente, prezzi sempre più alti e una costante frenesia quotidiana, Milano sembra proprio essere una città in cui si corre tanto… ma dove il relax è un lusso raro. Tuttavia, per molti abitanti e lavoratori, lo stress è diventato parte del vivere quotidiano, un aspetto che ormai si affronta con la stessa naturalezza con cui si beve un caffè al volo prima di iniziare la giornata.

La classifica delle città più stressanti al mondo

  1. Las Vegas
  2. San Francisco
  3. Città di New York
  4. Londra
  5. Los Angeles
  6. Zurigo
  7. San Diego
  8. Milano
  9. Portland
  10. Parigi

In conclusione, Milano è una città piena di opportunità e dinamismo, ma il prezzo da pagare è un livello di stress non indifferente. Forse è il momento di pensare a un po’ di relax, o almeno di trovare modi più efficaci per gestire la frenesia quotidiana!

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La città dei musei “in miniatura”: collezioni insolite e curiose a Milano

Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia
Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia

La città dei musei “in miniatura”: collezioni insolite e curiose a Milano

Milano non è solo la capitale della moda e del design, ma anche una città ricca di cultura e arte. Oltre ai grandi musei famosi in tutto il mondo, come il Museo del Novecento o la Pinacoteca di Brera, esiste un altro lato affascinante del panorama museale milanese. Si tratta di piccole collezioni e musei insoliti, spesso poco conosciuti, che racchiudono curiosità e storie affascinanti. Questi “musei in miniatura” offrono un’esperienza diversa, lontana dalle folle, perfetta per chi desidera scoprire un lato più intimo e curioso della città.

Il Museo del Profumo: un viaggio tra fragranze storiche

Situato in una palazzina d’epoca in zona Porta Venezia, il Museo del Profumo è un vero e proprio scrigno di essenze e fragranze storiche. Nato dalla passione di un collezionista, questo museo ospita flaconi antichi, pubblicità vintage e profumi che raccontano la storia dell’olfatto attraverso i secoli. Entrare qui significa immergersi in un mondo di fragranze perdute e riscoprire l’evoluzione dell’arte profumiera, dagli antichi balsami egizi ai profumi dei grandi couturier francesi. Un’esperienza unica che stimola uno dei sensi spesso trascurati nei musei tradizionali.

Il Museo del Fumetto: l’arte delle strisce a colori

A pochi passi dal centro, nel quartiere di Porta Vittoria, sorge il Museo del Fumetto, dell’Illustrazione e dell’Immagine Animata. Questo spazio colorato è dedicato interamente alla nona arte: il fumetto. All’interno delle sue sale si possono ammirare tavole originali di grandi fumettisti italiani e internazionali, come Hugo Pratt o Milo Manara, e collezioni di fumetti che spaziano dai classici Disney fino ai manga giapponesi. Un museo che fa sognare appassionati di ogni età e che permette di scoprire l’impatto culturale del fumetto nel corso degli anni.

La Casa Museo Boschi Di Stefano: un tesoro nascosto tra le mura domestiche

In zona Lima, si trova uno dei segreti meglio custoditi di Milano: la Casa Museo Boschi Di Stefano. Questa dimora storica conserva una straordinaria collezione d’arte del Novecento italiano, con opere di artisti come Giorgio Morandi, Lucio Fontana e Carlo Carrà. Visitare questa casa è come fare un viaggio nel tempo: ogni stanza è arredata come una volta, offrendo uno spaccato della vita borghese milanese degli anni ’30 e ’40. Il fascino di questa casa museo risiede nell’atmosfera intima e autentica che si respira, lontana dalle grandi esposizioni museali.

Il Museo delle Culture del Mondo: uno sguardo sull’esotico

Nel cuore di uno dei quartieri più vivaci di Milano, il MUDEC (Museo delle Culture) offre uno spazio dove le culture del mondo si incontrano. Pur non essendo un piccolo museo, il MUDEC merita una menzione per le sue esposizioni temporanee dedicate alle culture meno conosciute. Dall’arte precolombiana ai tessuti asiatici, le sue collezioni esplorano il rapporto tra Milano e il resto del mondo attraverso oggetti unici e affascinanti. È un luogo che stimola la curiosità e permette di vedere il mondo da una prospettiva diversa.

Il Museo del Risorgimento: uno sguardo alla storia italiana

Un altro gioiello nascosto nel cuore della città è il Museo del Risorgimento, situato all’interno di Palazzo Moriggia. Questo piccolo museo offre un viaggio attraverso gli anni cruciali dell’unificazione italiana, con documenti storici, cimeli e dipinti che raccontano le lotte e i sacrifici che hanno portato alla nascita dell’Italia moderna. Nonostante le sue dimensioni ridotte, il museo riesce a trasmettere un senso di grandezza storica, offrendo uno spaccato fondamentale della nostra storia.

Scoprire Milano attraverso i suoi musei in miniatura

Milano, con le sue collezioni insolite e curiose, offre molto più delle grandi istituzioni museali. I musei in miniatura sono una porta d’accesso a storie intime, tesori nascosti e dettagli che spesso sfuggono ai visitatori più distratti. Per chi è alla ricerca di esperienze culturali alternative, lontano dai circuiti turistici tradizionali, questi piccoli musei rappresentano una tappa imperdibile. Un viaggio che attraversa arte, storia, profumi e fumetti, rivelando l’anima più autentica e sorprendente di Milano.

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I tram storici di Milano: un viaggio nel tempo sui binari della città

I tram storici di Milano: un viaggio nel tempo sui binari della città
IL TRAM CARRELLI

I tram storici di Milano: un viaggio nel tempo sui binari della città

Il tram storico di Milano non è solo un mezzo di trasporto, ma una vera e propria icona cittadina. Da oltre un secolo, i tram percorrono in lungo e in largo le strade di Milano, accompagnando generazioni di cittadini nel loro quotidiano. Il loro rumore caratteristico, il suono del campanello e le rotaie che scorrono sotto i piedi sono diventati parte del paesaggio sonoro della città.

I primi tram elettrici comparvero nel 1893 e da allora, i classici tram gialli della serie 1500, introdotti negli anni ’20, sono diventati simbolo della tradizione milanese. Nonostante il passare del tempo, questi tram sono ancora in servizio e rappresentano un modo suggestivo e romantico per esplorare Milano, soprattutto per i turisti che vogliono vivere un’esperienza autentica.

Uno dei percorsi più affascinanti è quello della linea 1, che attraversa il centro storico, passando davanti a monumenti come il Duomo, il Teatro alla Scala, il Castello Sforzesco e il Cimitero Monumentale. È un vero e proprio tour panoramico che offre la possibilità di vedere le principali attrazioni della città, comodamente seduti su uno dei mezzi di trasporto più amati dai milanesi.

Oltre al loro valore storico, i tram sono anche un’opzione di mobilità ecologica e sostenibile, sempre più utilizzata dai cittadini per gli spostamenti quotidiani. Milano, infatti, sta promuovendo l’uso dei mezzi pubblici per ridurre l’inquinamento e il traffico, e i tram ne sono una componente fondamentale.

Ma c’è di più: i tram storici possono essere noleggiati per eventi privati, completi di catering e servizi ristorativi a bordo. Questo rende possibile vivere Milano in modo unico e originale, trasformando un mezzo di trasporto in una location su rotaie, per un viaggio indimenticabile nel tempo.

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Milano da gustare: tour gastronomici alternativi tra street food e mercati locali

Milano da gustare: tour gastronomici alternativi tra street food e mercati locali
Milano da gustare: tour gastronomici alternativi tra street food e mercati locali

Milano da gustare: tour gastronomici alternativi tra street food e mercati locali

Quando si parla di cibo a Milano, il pensiero va subito ai suoi ristoranti stellati e alla cucina raffinata. Tuttavia, la città offre molto di più. Oltre alla ristorazione di lusso, esiste un lato più informale e autentico della gastronomia milanese. Questo mondo è fatto di mercati rionali, street food e locali che rispecchiano la vera anima della città.

I mercati locali: un viaggio tra i sapori genuini

Uno dei luoghi migliori per scoprire questa Milano alternativa è il Mercato di Via Fauche, uno dei mercati rionali più amati dai milanesi. Tra bancarelle colorate e profumi invitanti, è possibile trovare prodotti freschi e genuini. Si trovano formaggi, salumi, pesce e dolci artigianali. Passeggiare tra le file di bancarelle diventa un’esperienza sensoriale che permette di assaporare la vera essenza della città.

Il Mercato Centrale: piatti gourmet in un ambiente moderno

Per chi preferisce un’esperienza gastronomica più contemporanea, il Mercato Centrale di Milano è il posto giusto. Situato nella Stazione Centrale, questo spazio vivace e moderno ospita una vasta gamma di stand culinari. Qui, si possono gustare piatti gourmet, dalle specialità regionali italiane a proposte internazionali, come sushi e hamburger gourmet. È il luogo ideale per chi vuole provare cibo di alta qualità in un contesto informale e dinamico.

Lo street food milanese: sapori autentici e accessibili

Anche lo street food sta vivendo una vera rinascita a Milano. Un’icona del cibo di strada è il famoso panzerotto di Luini, che attira ogni giorno lunghe file di clienti desiderosi di gustare questa delizia croccante e ripiena. Tuttavia, per chi è alla ricerca di nuove esperienze culinarie, vale la pena esplorare i quartieri emergenti. Un esempio è NoLo (North of Loreto), dove piccoli chioschi e locali etnici offrono specialità da tutto il mondo, come baozi cinesi o kebab gourmet.

Con il suo mix di tradizione e innovazione, Milano è una città da gustare in ogni angolo. Che si tratti di un piatto stellato o di una specialità di strada, ogni assaggio racconta una storia. Una storia fatta di sapori, culture e tradizioni che si incontrano e si fondono in questa vibrante città.

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Milano e il suo skyline in continua evoluzione: il futuro dell’architettura urbana

Milano skyline
Milano skyline

Milano e il suo skyline in continua evoluzione: il futuro dell’architettura urbana

Negli ultimi anni, Milano ha vissuto una radicale trasformazione architettonica che ha ridefinito il suo skyline, proiettando la città nel futuro senza però dimenticare le sue radici. Se da una parte troviamo edifici storici come il Duomo e la Galleria Vittorio Emanuele II, dall’altra spiccano progetti architettonici moderni che stanno diventando il simbolo della Milano contemporanea. Uno degli esempi più iconici è il Bosco Verticale, ideato da Stefano Boeri, che con le sue torri ricoperte di alberi e piante ha portato una ventata di verde e sostenibilità nel cuore della città. Questo progetto, oltre a essere un miracolo di ingegneria ecologica, è diventato un simbolo dell’impegno di Milano verso la sostenibilità ambientale, con un’attenzione particolare all’integrazione tra natura e urbanizzazione.

Accanto al Bosco Verticale, la Torre Libeskind, parte del progetto CityLife, si erge maestosa con il suo design unico e sinuoso, che le ha valso il soprannome di “Il Curvo”. Questo edificio non è solo un capolavoro architettonico, ma rappresenta il dinamismo di una città in continua evoluzione, sempre pronta a spingersi oltre i confini dell’innovazione.

Ma Milano non si ferma qui. Il quartiere di Porta Nuova è destinato a espandersi ulteriormente con progetti ambiziosi che fondono spazi verdi, edifici tecnologicamente avanzati e una maggiore attenzione al benessere dei cittadini. Nuove costruzioni come il Campus Bocconi e il Nuovo Policlinico stanno già tracciando la strada verso una città sempre più attenta alla qualità della vita, dove la sostenibilità si sposa con l’efficienza.

Il futuro dell’architettura milanese sarà sempre più orientato verso edifici intelligenti, capaci di adattarsi alle esigenze della città e dei suoi abitanti. Soluzioni che puntano su energie rinnovabili e design all’avanguardia renderanno Milano una delle città più innovative in Europa. Il risultato? Una metropoli capace di guardare avanti, senza perdere il suo legame con la tradizione.

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Al Museo Scienza va in scena la mostra sul palcoscenico della Scala

Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia

Il Museo Nazionale Scienza e Tecnologia presenta In Scena, un nuovo allestimento che racconta il rapporto tra teatro, musica e tecnica attraverso un manufatto storico del Teatro alla Scalaun modulo originale del palcoscenico a ponti mobili che, da sabato 15 marzo, sarà parte integrante del percorso espositivo del Museo. Il progetto è stato realizzato grazie alla collaborazione con il Comune di Milano, la Fondazione Teatro alla Scala, la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la Città Metropolitana di Milano e al generoso contributo di Fimesa – Famiglia Sordi.

“Il palcoscenico che oggi entra a far parte della collezione permanente del Museo Nazionale Scienza e Tecnologia ci ricorda che anche quella teatrale è un’attività produttiva e che la capacità innovativa di chi ha progettato la “macchina” esposta, contribuisce alla produzione di meraviglia che è tipica di un teatro. Per il Museo è un’occasione non solo per documentare un pezzo di storia della città ma anche della stretta relazione fra arte, tecnica e scienza”, Paola Dubini – Vicepresidente Museo Nazionale Scienza e Tecnologia.

“L’allestimento che presentiamo oggi è, più ancora che in altre circostanze, una bella storia di diverse amicizie. Quella che tutti sentono di avere, milanesi e non, per il nostro Teatro alla Scala; quella che lega le due istituzioni; quella che accompagna la famiglia Sordi e il Museo e, a loro volta con la Scala stessa; l’amicizia intrecciata fra molti dei protagonisti che, negli anni e con ruoli diversi, si sono susseguiti in quella che è la straordinaria vita di palcoscenico e, non ultima, l’esperienza professionale che mi ha legato per qualche anno alla Fondazione Milano per la Scala. Il modulo del palcoscenico del 1938, progettato dall’ingegner Secchi, è già stato protagonista nel 2004 di una bella mostra presso il nostro Museo. Oggi torna con uno speciale allestimento condiviso fra il Museo e il Teatro, un’installazione permanente che rappresenta un punto di incontro tra ingegneria, arte e spettacolo, che racconta un’eccellenza milanese di rilievo internazionale e si inserisce a pieno titolo nella nostra idea di valorizzazione della cultura scientifica, tecnologica e artistica come patrimonio del nostro Paese”, Fiorenzo Marco Galli – Direttore Generale Museo Nazionale Scienza e Tecnologia.

“Il nuovo allestimento In Scena ha il valore di mettere in luce e rendere protagonista una parte dello spettacolo che rimane dietro le quinte, celata agli spettatori: il complesso meccanismo storico del palco a ponti mobili di uno dei teatri più importante del mondo, il Teatro alla Scala. I visitatori e le visitatrici del Museo Nazionale Scienza e Tecnologia, grandi e piccoli, avranno da oggi la rara possibilità di vedere cosa accadeva nel retropalco mentre solitamente si assisteva ad un’opera, un concerto o un balletto. Un’esposizione preziosa che avvicinerà sempre di più i cittadini e le cittadine non solo al teatro ma anche alle tante maestranze e professioni che appartengono alla sua filiera creativa”, Tommaso Sacchi – Assessore alla Cultura Comune di Milano.

“La storia del Teatro alla Scala non è fatta solo dagli spettacoli che hanno animato il suo palcoscenico ma anche di innovazione tecnologica e ingegno produttivo. Dalle macchine sceniche settecentesche all’installazione pionieristica della luce elettrica nel 1883 e alla cupola luminosa di Fortuny per il Tristano e Isotta del 1900 fino alle grandi trasformazioni anche architettoniche degli ultimi anni, la Scala ha sempre cercato le soluzioni più moderne in un costante slancio verso il futuro. Di questa tradizione fa parte lo straordinario sistema di ponti mobili ad azionamento idraulico progettato dall’ingegner Secchi nel 1938 e rimasto operativo fino alla ristrutturazione del 2002. L’esposizione di un modulo di questo palcoscenico al Museo Nazionale Scienza e Tecnologia è per noi un riconoscimento importante del ruolo che la Scala ha avuto non solo nella storia della musica ma in quella del progresso tecnico dell’arte del Teatro di cui vorrei ringraziare in particolare la Vicepresidente Paola Dubini e il Direttore Generale Fiorenzo Galli. Inoltre, questa collaborazione tra istituzioni culturali cittadine è un modello per la rete di sinergie che vogliamo costruire in vista delle celebrazioni per i 250 anni del Teatro alla Scala nel 2028”, Fortunato Ortombina – Sovrintendente e Direttore Artistico Teatro alla Scala.

“Il nuovo allestimento In Scena è il felice punto di arrivo di un percorso che inizia da lontano, da quando nel 2002 fu autorizzato lo smontaggio del palcoscenico del Teatro alla Scala progettato dall’ingegner Secchi, con la condizione che fossero garantite la successiva conservazione e musealizzazione di una sua parte rappresentativa. L’esposizione riesce a valorizzare efficacemente un modulo dei ponti mobili del palcoscenico realizzato nel 1938, inserendolo nel percorso espositivo del Museo e corredandolo di alcuni elementi funzionali alla sua lettura, compresi accorgimenti expografici e supporti audiovisivi di qualità”, Emanuela Carpani – Soprintendente Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la Città metropolitana di Milano.

Il palcoscenico storico a ponti mobili della Scala, in comodato al Museo dal Comune di Milano, è una straordinaria testimonianza dell’ingegneria teatrale: fu realizzato nel 1938 su progetto dell’ingegnere Luigi Lorenzo Secchi, conservatore del Teatro alla Scala dal 1932 al 1982. Questo innovativo sistema ha reso possibile la realizzazione di rapidi, sicuri e complessi cambi di scena, grazie a un avanzato impianto idraulico costruito dalle Officine Meccaniche Stigler di Milano. Utilizzato per oltre sessant’anni, il palcoscenico ha assistito alla messa in scena di alcuni degli spettacoli più iconici della storia del teatro, sopravvivendo anche ai bombardamenti della Seconda guerra mondiale.

Cuore dell’allestimento è questo straordinario manufatto lungo 6 metri e largo 2,40, parte di un progetto di riforma del teatro iniziata con la costruzione della nuova buca orchestrale e le innovazioni illuminotecniche dell’artista poliedrico Mariano Fortuny: grazie al palco a ponti mobili l’allestimento degli spettacoli operistici, sinfonici e di balletto fu trasformato radicalmente. Il palcoscenico rimase in funzione dal 1938 al 2002, quando il Teatro fu sottoposto a un importante intervento di restauro e modernizzazione e ha visto la messa in scena di produzioni storiche con protagonisti i più importanti direttori d’orchestra, cantanti, ballerini, registi, scenografi e costumisti al mondo.

Sulla struttura dei ponti mobili di Secchi è stato modellato anche l’attuale palcoscenico del Teatro alla Scala, inaugurato nel 2004 e progettato dall’ingegner Franco Malgrande – Direttore dell’Allestimento scenico Teatro alla Scala, che commenta: “Palcoscenico mobile, ovvero innovazione tecnologica al servizio delle meraviglie. Ingegni e macchine teatrali hanno accompagnato l’evoluzione del teatro sin dalle origini. Da sempre il teatro è mimesi del reale, ma anche fabbrica di sogni, nel labile confine tra sala e palcoscenico.”

L’esposizione del modulo è integrata da due grandi pannelli riflettenti posizionati agli estremi per amplificare otticamente la struttura e restituire la percezione della sua estensione.
Nel pannello all’interno del modulo si trova l’animazione 3D del funzionamento dei ponti mobili e la loro struttura. Il secondo pannello ospita un audiovisivo dedicato alla storia del palcoscenico scaligero da Giuseppe Piermarini ai giorni nostri; l’audiovisivo è arricchito dalla traduzione LIS (Lingua Italiana dei Segni), nel solco delle azioni che il Museo sta portando avanti per migliorare l’accessibilità alla visita delle esposizioni.

Il racconto si avvale di un ricco corredo iconografico grazie alla collaborazione di numerose istituzioni tra le quali: il Politecnico di Milano, che conserva il fondo archivistico Secchi (che lì studiò e si laureò) e documenta più di mezzo secolo di progetti per il Teatro alla Scala e il Comune di Milano, nel campo dell’edilizia sociale e ricreativa; il Teatro alla Scala, con il Museo Teatrale e l’Archivio Fotografico; la Raccolta delle Stampe Bertarelli presso il Castello Sforzesco di Milano, la Biblioteca Comunale di Foligno, che conserva il prezioso fondo dei disegni di Giuseppe Piermarini, suo illustre cittadino.

Completano l’esposizione tre gruppi di beni storici. Il primo è dedicato al rapporto tra musica e teatro, con l’esposizione di alcuni di strumenti musicali del XIX secolo appartenenti alle collezioni del Museo, restaurati per l’occasione, tra cui una splendida Arpa Gotica Érard del 1844.
Questi strumenti sono esposti accanto al secondo gruppo che comprende filmati di rappresentazioni scaligere e due costumi di scena provenienti dai Laboratori del Teatro alla Scala: gli abiti disegnati da Franco Zeffirelli per l’Otello di Verdi della Stagione 1976/1977, indossati da Mirella Freni e Placido Domingo.
Il terzo gruppo è dedicato alla nascita delle tecniche di registrazione del suono e alla possibilità di immortalare musiche e voci dei grandi cantanti. Sono esposte due “macchine parlanti” parte della donazione dell’Associazione Museo Caruso e Luciano Pituello: un fonografo Edison del 1905 e un grammofono della Columbia Phonograph Company dello stesso anno. Accanto alla vetrina, un audiovisivo permette di ascoltare la musica di queste macchine grazie ad alcuni estratti del documentario “Le macchine parlanti di Luciano Pituello” con la regia di Francesco Clerici. Grazie a strumenti come questi fu possibile documentare per la prima volta la musica e le grandi voci dell’opera come Enrico Caruso, uno dei primi cantanti a intuire la potenzialità di questi strumenti.

“Il teatro, dagli antichi a oggi, porta in scena la meraviglia, mescolando musica, canto, drammaturgia, danza e tecnologia. Il palcoscenico del Teatro alla Scala è sempre stato all’avanguardia, da quando Giuseppe Piermarini lo realizzò nel 1778. Come un corpo vivente, il teatro si è modificato nei suoi quasi 250 anni di vita, al passo con i tempi e le innovazioni tecnologiche. Nelle ricerche d’archivio per la realizzazione di questo progetto, ho avuto il piacere di approfondire vita e opere di una delle sue colonne portanti nel XX secolo: Luigi Lorenzo Secchi, giovane studente che da Avenza arrivò al Politecnico per studiare ingegneria alla fine della Prima guerra mondiale. Come ingegnere del Comune di Milano, si occupò di edilizia sociale e ricreativa (chi di noi non conosce le piscine Cozzi e Ponzio) e fu conservatore del Teatro alla Scala per mezzo secolo, condividendone gioie e dolori, dallo storico palcoscenico a ponti mobili del 1938 ai bombardamenti del 1943, fino alla ricostruzione e agli anni d’oro che ne seguirono”, Claudio Giorgione – Curatore Collezioni Leonardo Arte e Scienza del Museo.

In Scena si inserisce nel più ampio impegno del Museo a raccontare l’evoluzione tecnologica e scientifica in relazione alla cultura e alle arti. La tutela e musealizzazione di un modulo del palcoscenico storico della Scala non solo preserva un patrimonio unico, ma lo rende accessibile a un pubblico più vasto, offrendo nuove chiavi di lettura sulla complessità e l’innovazione che hanno reso il Teatro un’eccellenza mondiale.

Nel corso del primo weekend di apertura al pubblico, il Museo propone anche una nuova esperienza in realtà virtuale, “Musica Maestro Opera Experience”, durante la quale il visitatore potrà provare in prima persona l’emozione di dirigere un’orchestra.

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Inizia la costruzione della moschea temporanea in via Novara

Inizia la costruzione della moschea temporanea in via Novara

Inizia la costruzione della moschea temporanea in via Novara

A Milano sono iniziati i lavori per una moschea temporanea in via Novara. Il progetto, deliberato nel 2022, ha ricevuto resistenze politiche, anche da parte di alcune forze di centrosinistra del Municipio 7. La moschea servirà i fedeli che partecipavano alle preghiere del venerdì presso il centro islamico di viale Jenner e che si radunavano all’ex Palasharp.

Un nuovo utilizzo per il parcheggio di via Novara

L’area interessata dai lavori è un parcheggio chiamato “Trenno”, costruito in origine per i Mondiali del 1990. Tuttavia, questo spazio non è mai stato utilizzato per il suo scopo iniziale. Negli anni, è diventato un hub della Protezione civile e, durante la pandemia, ha ospitato un centro vaccinale. Ora l’obiettivo è temporaneamente destinarlo alla preghiera islamica del venerdì.

La decisione del Comune e le proteste politiche

Il Comune di Milano aveva già tentato in passato di inserire questa zona nel “piano delle attrezzature religiose”, ma l’opposizione del centrodestra e di alcune figure del centrosinistra aveva bloccato l’iniziativa. Nonostante la bocciatura del Municipio 7 a gennaio 2022, il consiglio comunale ha approvato il trasferimento temporaneo nel novembre dello stesso anno. I lavori per adeguare l’area sono attualmente in corso.

Critiche e posizioni politiche

L’assessore regionale Romano La Russa e l’ex presidente del Municipio 7, Marco Bestetti, si sono opposti alla realizzazione del centro temporaneo. La Russa ha sottolineato che l’hub della Protezione civile non può ospitare una moschea a causa di incompatibilità logistiche. Bestetti, invece, ha ricordato che l’area era stata rimossa dal “piano delle attrezzature religiose” nel 2019, criticando la decisione di utilizzarla comunque per le preghiere islamiche.

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Colomba alle Albicocche Arrosto: il dolce della Pasqua firmato Daniel Canzian

colomba

Per la Pasqua 2025 torna la Colomba alle Albicocche Arrosto, una ricetta firmata dallo chef Daniel Canzian che si caratterizza per la morbidezza del suo impasto e il profumo inconfondibile conferito da cremosi cubetti di albicocca solo leggermente canditi.

Questa lavorazione speciale preserva intatta la freschezza del frutto donando un perfetto equilibrio tra dolcezza e note agrumate. La ricetta nasce nel 2021 dalla collaborazione tra Daniel Canzian e Albertengo, rinomata realtà piemontese specializzata nella produzione di grandi lievitati. L’attenzione alla qualità è massima: vengono utilizzate solo materie prime di origine italiana, con uova da galline allevate a terra e senza l’impiego di aromi artificiali.

Per un’esperienza di degustazione ottimale lo chef consiglia di riscaldare la colomba in forno a 160° per 5-7 minuti prima dell’assaggio, un accorgimento che consentirà di sprigionare tutto il bouquet aromatico delle albicocche arrosto e di esaltarne la cremosità.

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Il Pop Surrealismo di Angelo Accardi all’Ambrosiana di Milano

Angelo Accardi

Il Pop Surrealismo di Angelo Accardi all’Ambrosiana di Milano

Dal 3 al 28 aprile, la Veneranda Biblioteca Ambrosiana di Milano ospita la mostra “Art Crimes” di Angelo Accardi, una straordinaria installazione site-specific. Questa esposizione unisce arte, filosofia e iconografia, creando un ponte tra passato e presente attraverso il linguaggio del Pop Surrealismo.

Con la volontà di superare le gerarchie tra cultura alta e cultura pop attraverso una mostra composta interamente da opere inedite, Accardi intende proporre un rinnovato e audace confronto tra la grande tradizione rinascimentale e i linguaggi contemporanei del Pop Surrealism.

“Art Crimes” esplora il concetto di appropriazione e citazione nell’arte. Secondo il curatore Nino Florenzano, ogni opera è un atto di sottrazione e trasformazione. Di conseguenza, le opere di Accardi, tra cui la sua reinterpretazione della “Scuola di Atene” di Raffaello, mescolano arte classica e contemporanea. Inoltre, Accardi invita il visitatore a riflettere sull’evoluzione dell’arte attraverso secoli di influenze e reinterpretazioni, creando un dialogo tra epoche diverse che arricchisce l’esperienza visiva.

 

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MEGA Art Fair 2025: un nuovo format di mostra-fiera di arte contemporanea

MEGA Art Fair 2025

MEGA Art Fair 2025

In concomitanza con la Milano Art Week, dal 2 al 6 aprile 2025, giunge alla sua seconda edizione MEGA Art Fair, la fiera dal format innovativo che affianca opere di gallerie d’arte italiane e internazionali a un coinvolgente programma di performance, eventi e conferenze che si protrae fino a tarda sera.

MEGA si sposta nel quartiere Scalo di Porta Romana, non distante dalla Fondazione Prada e più precisamente in un ex spazio industriale degli Anni Cinquanta, in Via Orobia 26, affacciato sul cortile condiviso con la Fondazione ICA e la galleria Scaramouche.

Un’attenzione all’offerta food & drink e all’esperienza dei visitatori, unita a un’atmosfera informale di una location fuori dagli schemi, rendono MEGA il luogo in cui incontrarsi durante la settimana dell’arte a Milano.

Il format dello scorso anno si ripete affiancando opere di gallerie d’arte italiane e internazionali a un programma di performance, eventi e conferenze che si protrae fino a tarda sera, con attenzione posta anche all’offerta food & drink, come parte integrante dell’esperienza conviviale e informale proposta ai visitatori.

La fiera si presenta priva di stand, nella prospettiva di un dialogo aperto tra le opere e lo spazio. Oltre alle proposte delle gallerie, MEGA dedica quest’anno una sezione tematica al potere della moda e alla sua capacità di dare una nuova forma al mondo. La sezione speciale, a cura di Marcelle Joseph, esplora, attraverso le voci di artiste donne e queer, il potere dell’abbigliamento e di altri elementi legati alla moda o alla bellezza, come maschere, parrucche e trucco.

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Candlelight: tributo ai Queen ed ai Beatles

Candlelight: tributo ai Queen ed ai Beatles

Candlelight: tributo ai Queen ed ai Beatles

Venerdì 14 marzo, venerdì 4 e domenica 6 aprile 2025 a Milano tornano i concerti a lume di candela inseriti nel format di concerti Candlelight organizzati da Fever: l’appuntamento è con le più belle canzoni dei Queen e dei Beatles, eseguite nella cornice del Salone Pio XII della Casa Cardinale Ildefonso Schuster.

Sul palco due quartetti d’archi: il quartetto Testori (venerdì 14 marzo alle 22.00) e il quartetto Arceus (venerdì 4 aprile e domenica 6 aprile alle 20.00) eseguono, illuminati dalla sola luce delle candele, alcune delle musiche più famose delle due leggendarie band britanniche, da Bohemian rhapsody a Let it be, da Help! a Love of My Life, da Yesterday a We are the champions, da Radio Ga Ga a Here comes the sun.

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Milano: il direttore del Leonardo3 Museum fa lo sciopero della fame contro la chiusura del museo

direttore del Leonardo3 Museum

Milano: il direttore del Leonardo3 Museum fa lo sciopero della fame contro la chiusura del museo

«Si tratta di un atto di violenza inaccettabile contro la cultura e contro i nostri 270.000 visitatori all’anno, molti dei quali bambini», ha dichiarato Lisa. Il nodo della questione sembra essere il rifiuto da parte del museo di condividere il proprio ingresso con la società Duomo 21, che gestisce la camminata sui tetti e la terrazza sulla Torre dell’Orologio. Secondo Lisa, questa scelta avrebbe creato tensioni, forse legate anche a possibili future attività di ristorazione o eventi musicali organizzati dalla stessa Duomo 21.

La vicenda ha una complessa dimensione legale. Gli spazi del Museo Leonardo 3, di proprietà comunale, erano stati concessi alla società AV (di Alexander Vic) dopo il fallimento dell’imprenditore Alessandro Rosso. Il rapporto tra il Comune e AV è teso, tanto che l’amministrazione ha revocato la concessione per presunte irregolarità e mancati pagamenti. Il Tribunale amministrativo regionale (TAR) ha sospeso lo sfratto fino ad aprile, quando si terrà l’udienza decisiva.

Dal canto suo, Palazzo Marino ha dichiarato che non intende ostacolare l’attività espositiva, ma che il Museo non ha un rapporto diretto di concessione o contratto con l’amministrazione. Fino alla risoluzione della controversia con il concessionario, il Comune ha garantito la continuazione delle attività museali.

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Lazarus: l’opera rock di Bowie, in scena a Milano

Lazarus

Lazarus: in scena a Milano

Dal 28 al 31 maggio 2025, il Teatro degli Arcimboldi di Milano ospiterà Lazarus, l’opera rock scritta da David Bowie poco prima della sua scomparsa insieme al drammaturgo Enda Walsh. A otto anni dal debutto a New York, lo spettacolo arriva finalmente in Italia con la regia di Valter Malosti, che ha curato l’adattamento confrontandosi direttamente con Walsh. Un appuntamento molto atteso, che unisce musica e teatro in un omaggio profondo al genio di Bowie.

Considerato “il regalo d’addio di boxe al mondo”, Lazarus, è un pezzo di “teatro musicale” che mescola musica, arte visiva, teatro, danza e videoarte in un’esperienza di “teatro totale”. lo spettacolo racconta la storia di Newton, un alieno prigioniero sulla Terra, intrappolato in un esilio senza fine. Interpretato da Manuel Agnelli, il protagonista vive una lotta interiore contro la solitudine e la disperazione, mentre tra realtà e allucinazioni si confronta con il passato e il futuro.

Lazarus è una riflessione intensa sul viaggio umano, arricchita da alcune delle canzoni più iconiche di Bowie e da brani scritti appositamente per quest’opera. Un’opera sofisticata e al tempo stesso popolare, che racconta la nostra condizione di migranti sulla Terra, lasciandoci un messaggio potente e senza tempo. Di Bowie/Newton scompare il corpo ma rimane in dono la preziosa e altissima qualità dei suoi testi musicali (sempre più evidente) e l’energia che attraverso la sua musica ci salva e ci fa vibrare.

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POST OFFICE MILANO – Giovedì FIFTY FIVE

POST OFFICE MILANO

POST OFFICE MILANO

  • Giovedì 13 Marzo 2025
  • Dalle ore 20:00 all’1:30
  • FIFTY FIVE – Via Piero della Francesca, 55 Milano

POST OFFICE MILANO torna con un nuovo appuntamento, la stessa energia.
Musica, atmosfera, emozioni da vivere fino in fondo

-PIANO BAR- Alessandro Gallozzi
-DJ SET – Mattia Luciani


MODALITÀ DI PARTECIPAZIONE fino alle 22:30
20€ con accredito, aperitivo standing e drink incluso;
30€ con prenotazione obbligatoria, tavolo riservato, buffet servito e drink incluso.

MODALITÀ DI PARTECIPAZIONE dopo le 22:30
20€ con accredito, ingresso dopo cena e drink incluso;
30€ con prenotazione obbligatoria, tavolo dopo cena.


PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA 

Tel. 02 841065340

Link accredito : https://postofficeofficial.com

 

55 Milano – Via Piero della Francesca, 55 – 20154

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Da Portrait Milano arrivano gli appuntamenti gastronomici

portrait

La tavola è il cuore pulsante di momenti di convivialità, un luogo dove storie, tradizioni e sapori si intrecciano in un rituale quotidiano di condivisione. Dal desiderio di raccontare la tavola italiana e tutto ciò di cui essa è fulcro ogni giorno, 10_11 Bar Giardino Ristorante dà vita a “Gli amici del 10_11”, una serie di momenti dedicati alla creatività culinaria che diventa ancora più speciale quando le arti della cucina si combinano per essere condivise con i protagonisti della gastronomia italiana, con nuovi amici e non solo.

Un ciclo di appuntamenti che valorizzano i momenti conviviali della giornata del 10_11, dalla colazione al dopo cena con ospiti speciali che si alterneranno per raccontare nuove storie e vivere la cucina nella sua dimensione più autentica. Chef, pastry chef, maestri pizzaioli, sommelier e tante altre figure d’eccezione dall’Italia e dal mondo, porteranno negli spazi di 10_11 Bar Giardino Ristorante la loro arte culinaria e il loro modo di vivere la tavola, trasformando il casual dining in un luogo di scambio e scoperta dove l’arte del buon cibo diventa esperienza condivisa.
Il primo appuntamento è in programma giovedì 13 marzo alle ore 20:00 con uno dei grandi Maestri della pasticceria italiana, Iginio Massari, fondatore dell’Accademia dei Maestri Pasticceri Italiani, che insieme a Cesare Murzilli, Pastry Chef del 10_11, proporranno un menu di quattro portate da 160 euro a persona. Una proposta che celebra due diverse generazioni di Maestri Pasticceri unendo esperienze e visioni con un obiettivo comune: celebrare la pasticceria d’autore. Il menu si compone di piatti inediti studiati ad hoc dal Pastry Chef Cesare Murzilli e i grandi classici della tradizione del Maestro Iginio Massari, per un percorso degustazione che prevede un crescendo di dolcezza che culmina con la famosa colomba del Maestro Iginio Massari.
Tra i piatti previsti dal menu, anche l’antipasto di sbrisolona e zabaione caldo; seguono la zuppetta di verdura e frutta di stagione, la millefoglie di mele e il cremoso di noci.

Il secondo appuntamento sarà martedì 25 marzo alle ore 20:00 con Bellavista, una delle cantine più prestigiose della Franciacorta rinomata per l’eleganza e lo stile delle sue bottiglie. In un susseguirsi di bollicine, la tavola conviviale del 10_11 celebrerà la gioia di vivere, unendo la vivacità milanese con “Teatro alla Scala” e la forza della natura della Franciacorta con i millesimati “Vittorio Moretti”. La serata includerà un aperitivo e un menu di quattro portate, ciascuna accompagnata dai vini Bellavista, al costo di 240 euro a persona.

All’interno del ciclo di appuntamenti “Gli amici del 10_11”, la colazione si conferma un momento centrale del casual dining: a maggio, infatti, la proposta breakfast si arricchirà delle creazioni di Antonio Bachour, World Best Pastry Chef nel 2018, 2019 e 2022 e Pastry Innovator nel 2024. Un protagonista di calibro internazionale che aggiungerà alla proposta del buffet già vincitore del premio “Miglior colazione d’Italia 2024”prodotti di alta qualità ed eccellenza.

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A Milano torna la seconda edizione di SOUL Festival di Spiritualità

Fiducia, la trama del noi” è il tema al centro della seconda edizione di SOUL Festival di Spiritualità, l’appuntamento promosso da Università Cattolica del Sacro Cuore e Arcidiocesi di Milano, con il patrocinio del Comune di Milano, che torna dal 19 al 23 marzo 2025 in luoghi significativi della città. Dalla letteratura alla scienza, dall’economia alla filosofia, abbracciando le tradizioni religiose e spirituali, le arti visive e il teatro, il Festival presenta una lettura transdisciplinare della fiducia attraverso lo sguardo di circa 90 protagonisti fra scrittori, teologi, filosofi, giornalisti, scienziati, musicisti e intellettuali, esplorandone le molteplici declinazioni e sfaccettature.

Per partecipare agli eventi è necessaria la prenotazione sul sito www.soulfestival.it.

Con un palinsesto di oltre 60 momenti  interamente ideato dal comitato curatoriale composto da don Luca BressanArmando BuonaiutoValeria Cantoni MamianiAurelio Mottola – fra lezioni e dialoghi, spettacoli e concerti, performance, pratiche di fiducia attraverso canto, corpo e danza, laboratori esperienziali e attività per le scuole, il Festival si propone come occasione di sosta e ascolto, per trovare una dimensione più profonda dell’essere insieme e suggerire altri ritmi e itinerari del pensiero, rispondendo a un bisogno autentico di spiritualità e di ricerca interiore.

La seconda edizione di SOUL esplora la vita come atto di fiducia: nel giorno che verrà, nelle relazioni di oggi e di domani, nell’essere al mondo non semplicemente tra gli altri, ma con gli altri, perché la mancanza di fiducia prosciuga il presente, e non c’è futuro che possa crescere sul terreno arido dell’individualismo. Praticare la fiducia, anche quando la parola suona compromessa, significa dunque credere che una trama ci sorregga, e che questa trama sia fatta delle nostre intese, di aperture senza garanzie, dell’aspettativa che uomini e donne agiscano non per il male, ma per il bene.

Mercoledì 19 marzo alle ore 18.00 apre il Festival l’incontro “La fiducia fragile” con David Grossman in conversazione con Alessandro Zaccuri presso l’Aula Magna dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, alla presenza del Magnifico Rettore Prof. Elena Beccalli, evento inaugurale in cui il celebre autore torna a interrogarsi e a interrogarci sulla necessità della fiducia in un tempo segnato da conflitti che ci appaiono insanabili. Segue alle ore 21.30 il reading di Luigi Lo Cascio al Teatro Franco Parenti dedicato al capolavoro di Cormac McCarthy, La strada, accompagnato dalle sonorizzazioni di G.U.P. Alcaro.

Chiude la manifestazione domenica 23 alle 21.00 presso la Basilica di San Nazaro in Brolo il reading a tre voci “Se qualcuno è molto piccolo, venga a me tratto dall’autobiografia di Santa Teresa di Lisieux con l’attrice Simonetta Solder e Valeria Cantoni Mamiani, co-curatrice di SOUL Festival, e con il suono del violoncello di Issei Watanabe.

Tanti gli appuntamenti a cui il pubblico potrà prendere parte, come le cene monastiche al Refettorio Ambrosiano, la meditazione all’alba sulle Terrazze del Duomo, gli esercizi spirituali mattutini sulle merlate del Castello Sforzesco con il funambolo Andrea Loreni, un ciclo di incontri dedicato ai Maestri di fiducia nella Sagrestia di Santa Maria delle Grazie accompagnati da musica tradizionale indiana per tabla e voce, il reading di Lino Guanciale, ispirato alla storia di John Law, al Piccolo Teatro Grassi. Novità di quest’anno è la rassegna SOUL Young, ideata e curata da giovani under 30, che si terrà sabato 22 marzo con un workshop e un gruppo di dialogo realizzati in collaborazione con Spazio Noce, e una speciale serata per esplorare la fiducia attraverso la stand-up comedy.

A ospitare gli appuntamenti di SOUL Festival di Spiritualità si confermano importanti luoghi e istituzioni culturali, artistiche, educative, sociali, laiche e religiose della città, a partire dai partner culturali del Festival: Fondazione Giangiacomo Feltrinelli, Memoriale della Shoah di Milano, Philo – Pratiche FilosofichePiccolo Teatro di MilanoTriennale Milano, con le novità di Accademia di Brera, Frigoriferi Milanesi, Teatro Franco Parenti e Carcere di San Vittore.

Partecipano inoltre Basilica di San Nazaro in Brolo, Basilica di San Simpliciano, Castello SforzescoDuomo di Milano, Museo Diocesano di Milano, Refettorio Ambrosiano, Sagrestia di Santa Maria delle Grazie e altri.

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Protesta nel negozio Tesla di Milano: “Elon Musk non supporta le politiche climatiche”

Protesta nel negozio Tesla di Milano: attivisti contro Elon Musk e politiche climatiche

Un gruppo di attivisti ha fatto irruzione nello store Tesla di piazza Gae Aulenti a Milano, venerdì 7 marzo. L’obiettivo era esprimere la propria opposizione alle politiche di Elon Musk. I manifestanti, legati a Extinction Rebellion, hanno condotto una protesta pacifica. Si sono incollati le mani alla vetrina e hanno esposto striscioni contro Musk.

Gli attivisti hanno dichiarato il loro dissenso verso il magnate, accusandolo di sostenere politiche dannose per l’ambiente. Lo considerano vicino a posizioni contrarie alla diversità di genere. La polizia è intervenuta e ha allontanato i manifestanti.

Durante la protesta, hanno anche accusato Musk di sostenere forze politiche conservatrici in Germania e in altri paesi. Hanno sottolineato che Tesla e il suo fondatore non supportano le azioni concrete per combattere il cambiamento climatico.

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