La leggenda del santo bevitore
Tratto da un romanzo di Joseph Roth e portato sul grande schermo nel 1988 dal regista Ermanno Olmi, “La leggenda del santo bevitore” è ora proposto al Teatro Franco Parenti dal 24 gennaio al 12 febbraio, nell’adattamento e regia di Andrée Ruth Shammah.
Andreas Kartak è un clochard, espulso da un luogo dell’impero asburgico, che vive sotto i ponti di Parigi consumando la propria esistenza con l’alcol. Una sera incontra un misterioso benefattore che gli regala 200 franchi. Andreas, che ha ancora il senso dell’onore, sulle prime rifiuta perché è cosciente che non potrà restituire il denaro, alla fine accetta con la promessa di restituire la somma, quando potrà, in una chiesa di Parigi.
Il clochard, tra disavventure, colpi di scena e incontri imprevedibili, troverà nell’adempimento di questo dovere morale una morte serena. La narrazione attinge alla tradizione chassidica ebraica e in essa si intrecciano temi quali l’onore, la religione, l’identità e l’isolamento esistenziale.