Noi ce la siamo cavata
Nel 1992 usciva il film diretto da Lina Wertmuller “Io speriamo che me la cavo”, interpretato da Paolo Villaggio e tratto dall’omonimo libro di Marcello D’Orta.
Nel film, Paolo Villaggio interpretava il ruolo di un maestro elementare trasferito per errore in una scuola problematica dell’interland napoletano, dove i bambini, provenienti da famiglie con difficoltà economiche, non frequentavano perché costretti a lavorare, la direttrice non era mai presente e il bidello, in odore di camorra, esercitava l’unica autorità.
A trent’anni di distanza, l’attore Adriano Pantaleo, uno dei bambini-interpreti del film, ha intrapreso un viaggio a Napoli alla ricerca dei suoi compagni di allora. Il racconto delle loro vite è diventato il film-documentario “Noi ce la siamo cavata”, per scoprire se alla fine, loro “se la sono cavata”.
Mercoledì 11 gennaio, ore 19.30, il film sarà presentato all’Anteo Palazzo del Cinema. Saranno presenti in sala Giuseppe Marco Albano, regista; Adriano Pantaleo, attore; Mario Bianco, uno dei “bambini del film”; Francesco Lattarulo, Angelo Troiano e Alex Marano, produttori del film.