Limitazioni a Milano per l’utilizzo dell’acqua
Sabato 25 giugno è stata pubblicata l’ordinanza sindacale che limita l’utilizzo dell’acqua per usi non essenziali.
E’ vietato irrigare prati e giardini. Sono però esclusi quelli di nuovo impianto o irrigati a goccia, le fontane e gli specchi d’acqua con piante e animali.
E’ vietato utilizzare l’acqua per il lavaggio delle auto.
E’ stabilito l’obbligo negli esercizi pubblici climatizzati di mantenere le porte chiuse.
La città comunque non rischia di rimanere a secco e non emergono, almeno per ora, criticità ricollegabili all‘abbassamento della falda acquifera. Infatti, più che l’avviso per evitare una catastrofe imminente, la mossa del sindaco Sala va nella direzione di sensibilizzare i milanesi sull’uso ragionato delle risorse idriche, in un contesto climatico improntato al problema sempre crescente della siccità.
Il consumo medio giornaliero di Milano è di circa 650.000 metri cubi, acqua proveniente da 400 pozzi e distribuita con una rete di oltre 2.200 Km. Questa preziosa risorsa comunque non viene sprecata, in quanto le acque reflue sono convogliate presso due impianti di depurazione che la restituiscono per gli usi irrigui nelle campagne.