resurrezione
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“Resurrezione” di Mahler alla Scala

Immancabile appuntamento col grande sinfonismo mahleriano, dal 30 Marzo al 3 Aprile 2022. Riccardo Chailly dirige l’Orchestra e Coro del Teatro alla Scala nell’esecuzione di una delle più note e significative sinfonie di Mahler: la Sinfonia n.2 in do minore “Resurrezione” per soli, coro e orchestra.

Eseguita per la prima volta nel 1895, in essa si concretizza il genio innovatore del musicista che, in questa e nelle altre sue opere, porterà il sistema tonale al limite delle sue potenzialità. L’orchestra prevede un organico strumentale vastissimo, tra archi, fiati, percussioni, cui su aggiungono l’organo, le voci soliste (soprano e contralto) e un coro, per circa un’ora e mezza di ascolto musicale in cui si snodano i cinque movimenti della sinfonia.

L’utilizzo delle voci umane in una sinfonia, ha un precedente illustre nella Nona Sinfonia di Beethoven, e concretizza lo sforzo del compositore allorquando, esaurita la tavolozza musicale degli strumenti a sua disposizione, avverte la necessità di raggiungere nuove possibilità espressive attraverso lo strumento per antonomasia: la voce umana.

Sulla motivazione di questa sinfonia, lo stesso musicista fornì un chiarimento: essa cerca di fornire una risposta a domande che l’uomo si pone da millenni: “Perché esistiamo, esiste una vita oltre la morte?”. Questa impronta esistenzialista si intreccia con le tematiche che riguardano la fede e conferisce alla sinfonia una grande varietà di temi e di toni, dal sublime al tragico, dal tenero allo scherzoso, che raccontano il chiudersi della parabola della vita e del ritorno alla vita attraverso la “Resurrezione”.

 

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