Montagna: 5 rifugi dove mangiare bene e dormire in Lombardia
Montagna: ecco i posti per chi ha voglia di provare a passare una giornata sui monti innevati.
Molti rifugi sono oltre i mille metri, quindi già questo mese è molto probabile che siano ricoperti di neve.
Ci sono rifugi che chiudono la stagione alla fine di ottobre, massimo metà novembre. Altri, invece, restano aperti per tutto l’inverno.
Se sei un appassionato escursionista di alta quota, sai già dove andare e cosa fare. Per chi ha voglia di provare a dormire una notte sui monti e, soprattutto mangiare, ecco qualche idea.
Il consiglio è piuttosto elementare: copriti bene che fuori fa freddo!
Rifugio Laghi Gemelli (Branzi, Bg)
Si sale fino a 1.968 metri, in Valle Brembana, località Branzi.
Quello dei Laghi Gemelli è un vero rifugio e per rendersene conto, basti dire che si raggiunge solo a piedi. La fatica di giungere fino in cima è ricompensata da un panorama mozzafiato e dalla cucina che esalta i prodotti del territorio.
Pasta fresca, casoncelli, pasta allo strachitunt e secondi di carne, con una preferenza per la selvaggina. Chiude ad inizio di novembre, nel caso se non facessi in tempo, segnati la meta per la prossima primavera.
Rifugio Valmalza (Ponte di Legno, Bs)
Non troppo grande ma accogliente quanto basta.
In autunno resta aperto solo nei week end, a pochi chilometri da Ponte di Legno, il rifugio Valmalza propone piatti della tradizione come i Calsù della nonna Graziella, i Gnoc de la cua o la Polenta e castagne al miele. Ci sono delle stanze a disposizione per la notte, il rifugio si raggiunge solo dopo una bella scarpinata a piedi.
Rifugio Nicola (Piani di Artavaggio, Lc)
Si raggiunge a piedi, appena scesi dalla funivia Moggio-Artavaggio, oppure dai Piani di Bobbio.
Il rifugio Nicola ha una forma piramidale che se arrivassi troppo stanco dalla camminata potresti pensare di essere finito nella valle dei Re. In realtà la forma architettonica si ispira alla montagna di fronte, la Sodadura.
A tavola? Polenta e cervo in salmi, pizzocheri, braciole e birra artigianali. Per un menù veg friendly, basta chiedere in anticipo!
Rifugio Soldanella (Ballabio, Lc)
Cinque camere con finestre panoramiche con vista sul Valsassina.
Gli alimenti del rifugio Soldanella puntano sulla freschezza, gli spinaci sono quelli dei contadini locali, e le torte fatte in casa sono al miele dei Piani Resinelli.
La cucina è piuttosto creativa per essere quella di un rifugio. Una proposta su tutte: tagliatelle alla farina di castagne con tartufo nero lariano.
Rifugio Alpe Granda (Ardenno, So)
Tra la Cima del Barbacan e quella del Cavalcorto, il rifugio Alpe Granda si raggiunge dalla statale 38, passando per Buglio in Monte e seguendo le indicazioni.
L’auto si può lasciare nei pressi dell’ultimo tornante e fare un pezzo a piedi. Di notte è isolato, ma questa è una caratteristica comune a tanti rifugi. Se hai già tirato fuori gli sci e non aspetti altro che metterli ai piedi, le piste aprono a novembre e restano aperti fino a maggio.