Capodanno. Perchè esiste la tradizione d’indossare capi d’abbigliamento intimo di colore rosso? La spiegazione ha radici antiche.
Abbiamo appena trascorso un Natale dimesso, così sarà anche la viligia di Capodanno. La notte del 31 Dicembre il coprifuoco inizierà dalle ore 22 per terminare alle 7 del mattino. Niente feste e niente veglioni. Un piccolo sacrificio per la salute di tutti.
Per quest’anno dunque dobbiamo riporre negli armadi tacchi e paillettes e tirare fuori il nostro pigiama più caldo e comodo. Pochi intimi a casa per i più fortunati, altri ancora trascorreranno le ultime ore di quest’infausto 2020 in isolamento.
Di rosso però non ci sarà solo la zona in cui sarà l’Italia fino al giorno dell’Epifania (fatta eccezione per l’unico giorno arancione, il 4 gennaio).
Anche il nostro abbigliamento intimo sarà dello stesso colore, come vuole la tradizione. Vi siete mai chiesti il motivo che si nasconde dietro quest’usanza?
La tradizione d’indossare intimo rosso la notte di San Silvestro imperversa non solo nel mondo Occidentale.
Ha origini, infatti, in Cina dove questo colore ha una valenza simbolica molto positiva.
Il rosso infatti evoca fortuna, sicurezza e salute. Non a caso le sue molteplici sfumature sono presenti nei matrimoni del paese orientale.
Inoltre vi è legata un’antica leggenda. Nella mitologia cinese, il Nian è un demone, uno spirito maligno, che compare una volta ogni primavera, oppure al Capodanno cinese, per attaccare la gente, soprattutto bambini. Ha terrore dei rumori troppo forti e teme il colore rosso.
Per questo motico ci si veste con queste tonalità e si fanno esplodere fuochi d’artificio.
Buona Vigilia a tutti con l’auspicio di un inizio 2021 esplosivo.