Il termine Nyotaimori (女体盛り), letteralmente “servire (i cibi) sul corpo femminile”, indica la pratica di mangiare sashimi o sushi dal corpo di una donna, tipicamente nuda.
Prima di trasformarsi in un vassoio vivente di pesce crudo, la “geisha” viene sottoposta ad un severo addestramento durante il quale deve restare sdraiata per molte ore senza muoversi, sopportando l’esposizione prolungata all’alimento freddo sul corpo.
I peli della donna, soprattutto quelli pubici, vengono completamente rasati per ragioni igieniche, ma anche al fine di evitare qualsiasi riferimento sessuale.
La donna si prepara al servizio seguendo una precisa liturgia che prevede un bagno per mezzo di un sapone neutro speciale ed una veloce doccia fredda che oltre a tonificare il corpo favorisce il consumo ottimale del cibo. Nel frattempo la temperatura del sushi o del sashimi serviti sulla pelle della modella raggiunge più o meno quella corporea (Nihon Japan: La terra del sol levante; Aroma, 2011).
Poco si sa delle radici storiche del Nyotaimori eppure in occidente se ne parla come un esempio tradizionale di ‘perversione’ giapponese, negli ultimi anni spesso correlata alla pratica della sitofilia una forma di feticismo legata al cibo in cui viene raggiunta l’eccitazione sessuale mangiando dal corpo di un’altra persona oppure usando il cibo come stimolo sessuale.
Simile comportamento dal punto di vista psicoanalitico verrebbe spiegato attraverso la teoria dell’attaccamento secondo cui l’attaccamento alla madre durante i primi anni di vita del bambino è strettamente legato alla funzione vitale della nutrizione a cui assolve la madre stessa.
Diffusasi fino ad oggi nei ristoranti di lusso di tutto il mondo dagli Stati Uniti d’America all’Europa: in lingua inglese è meglio conosciuto come body sushi o naked sushi.
Tale pratica ha ricevuto numerose critiche per il suo carattere ritenuto da alcuni “vergognosamente sessista” e per le norme igieniche non sempre rispettate, tuttavia il Nyotaimori, con il passare del tempo ha subito certamente un’evoluzione, da pratica legata alla tradizione giapponese è diventato fenomeno di costume nella società occidentale mutando così il suo significato dal punto di vista simbolico-relazionale (Mayukh Sen, 2017)
Un’importante modifica, forse la più comune, è stato l’uso prima di indumenti intimi (slip e reggiseno) da parte della modella fin poi alla completa sostituzione del corpo femminile con bambole gonfiabili.
Anche in Italia, è arrivata la moda del “naked sushi” a Bologna, Roma, Rovigo e, prima della pandemia, anche in Puglia.