E’ Giorgio Armani il vincitore del Premio Parete 2020, per l’eccellenza nell’economia.
Lo stilista e imprenditore verrà premiato in autunno all’Università Bocconi “per la sua personalità straordinaria che ha fissato un’inconfondibile impronta su un’epoca e che, ancora oggi, lo rende l’icona italiana per eccellenza nel mondo”.
Una storia “che raccoglie il messaggio” di Ermando Parete, imprenditore sopravvissuto al campo di sterminio nazista di Dachau che spronava gli studenti all’impegno e alla perseveranza.
Armani – sottolineano i promotori del premio – non ha abbandonato l’Italia nel momento più difficile durante l’emergenza Covid-19, elargendo una cospicua donazione a favore di ospedali e Protezione civile, e donando camici per aiutare il personale sanitario.
Lo stilista ha anche annunciato lo spostamento della celebre sfilata “Armani Privè” da Parigi a Milano, ennesimo simbolo dell’attaccamento alla sua città.
La proclamazione è stata decisa all’unanimità dal comitato scientifico del Premio Parete, riunitosi quest’inverno in Bocconi. Il nome di Armani per il 2020 si aggiunge a quelli di Giovanni Tamburi, premiato in Bocconi nel 2019, Vittorio Colao, premiato nel 2018, e a Marco Carrai, premiato nel 2017.