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SUPERMERCATI: Pasqua e Pasquetta, scopri quelli aperti e quelli chiusi a Milano e in Lombardia

Per domenica 12 aprile, Pasqua, pressoché tutti i supermercati e ipermercati rimarranno chiusi. Non solo a Milano e in Lombardia, ma anche nel resto del Paese. E’ uno degli effetti dell’emergenza Coronavirus, che fa seguito anche a una specifica richiesta in tal senso da parte dei sindacati dei lavoratori nei punti vendita alimentari. In compenso, diversi supermercati saranno aperti a Pasquetta, anche se ad orario talvolta ridotto.

Nell’area milanese, Ipercoop terrà aperto lunedì di Pasquetta dalle 9 alle 13. Esselunga invece ha scelto di tenere aperti a Pasquella quasi tutti i punti vendita con orario normale. Fino alle 20, quindi. Ma con alcune eccezioni che si possono verificare sul sito web. Orari normali a Pasquetta (7.30-20) anche per la catena Carrefour e i Lidl.

Aperti a Pasquetta anche i Bennet e i Pam, mentre la catena il Gigante terrà aperto solo alla mattina in Lombardia. Stessa scelta di Eurospin e Conad. Scelta opposta inveece per le catene del gruppo Auchan, che comprende Unes e U2: chiusi a Pasqua e anche a Pasquetta. Gli Iper, invece, a Pasquetta saranno aperti, tutti fino alle 15 ma con orari differenziati di apertura.

L’appello dei sindacati

I sindacati avevano lanciato un appello sia alla grande distribuzione sia direttamente alle famiglie affinché limitassero orari di apertura e “assalti” ai supermercati nei giorni di festa.

“Le lavoratrici e i lavoratori della grande distribuzione sono da più di quattro settimane in prima linea e in condizioni di grandi difficoltà nel garantire ai cittadini l’approvvigionamento di generi alimentari – si leggeva in una nota firmata da Filcams Cgil Lombardia, Fisascat Cisl Lombardia e Uiltucs Lombardia -. Nonostante la paura per la propria salute e quella dei propri cari e le forti pressioni dovute all’assalto a volte insensato ai supermercati, hanno continuato con impegno e dedizione a svolgere un servizio fondamentale per tutti noi”.

“Siamo quindi convinti, in questo momento così difficile, che sia ancora più importante garantire ai lavoratori e alle lavoratrici di poter trascorrere Pasqua e Pasquetta a casa con la loro famiglia”, avevano concluso i sindacati.

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