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ACQUARIO CIVICO: l’esposizione, aperta fino al prossimo 5 maggio, è inserita nel programma di “Milano Art week”, ecco i dettagli.

Aperta al pubblico all’Acquario civico, la mostra “Teresa Maresca, Song of myself”, promossa e prodotta dal Comune di Milano|Cultura e dall’Acquario|Civica stazione idrobiologica di Milano, con la curatela di Raffaella Resch.

L’esposizione, aperta fino al prossimo 5 maggio, è inserita nel programma di “Milano Art week”, il palinsesto del Comune di Milano dedicato all’arte moderna e contemporanea che, dall’1 al 7 aprile, anima la vita della città con inaugurazioni, mostre, performance, visite guidate e aperture straordinarie.Domenica 7 aprile, in occasione della giornata di chiusura dell’Art week, è previsto alle ore 11, nelle sale dell’Acquario, un reading dedicato al poeta americano Walt Whitman (1819-1892), autore della raccolta di poesie “Song of myself” da cui prende origine il titolo della mostra: Roberto Mussapi leggerà “Foglie d’erba” di Walt Whitman, e i poeti Maurizio Cucchi, Stefano Bortolussi e Gabriela Fantato leggeranno le loro poesie dedicate alle opere di Teresa Maresca.

Teresa Maresca pone al centro della sua indagine il rapporto tra uomo e natura, ispirandosi a due lavori di Whitman: il poemetto undicesimo di “Song of myself”, in cui ventotto uomini si bagnano di notte nel fiume, e il “Canto della sequoia”, l’albero che nel testo di Whitman prende la parola in prima persona, come simbolo della sterminata e incontaminata natura americana.

Il percorso espositivo comprende circa trenta opere di Teresa Maresca, afferenti a due grandi cicli pittorici sul tema dell’acqua: “Song of myself” (“Men at bath” – 2017) e “Swimming pools” (2009).

Il ciclo “Song of myself”, esposto al di sotto del luminoso lucernario che fa da copertura al Giardino d’inverno dell’Acquario, è costituito da una serie di 18 grandi dipinti ad olio e acrilico su tela dedicata al tema degli «uomini bagnanti», inserita nel solco del pensiero naturalista americano già nella seconda metà dell’Ottocento.

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Al piano terra dell’Acquario, in dialogo con la sala delle vasche, si trova invece una selezione di opere tratte dal ciclo “Swimming pools”: le piscine americane di Maresca diventano specchi d’acqua dai colori fluo, contornati da bordi di cemento e palmizi, su cui solo raramente si riflettono figure umane a testimonianza della perenne ricerca dell’artista di un rapporto tra uomo e ambiente.

Due schermi allestiti nella sala delle vasche, sempre al piano terreno, riproducono i due video curati dall’artista per le edizioni Pupillaquadra, rispettivamente “Swimming pools” e “Song of myself”.

La mostra è accompagnata dal catalogo «Song of myself», curato da Raffaella Resch, con un testo critico di Paolo Biscottini.

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