Nel cuore di Milano, il ristorante Horto – una stella Michelin e Stella Verde per la sostenibilità – inaugura la stagione autunnale con una nuova proposta gastronomica. Firmati dal resident chef Alessandro Pinton con la direzione strategica di Norbert Niederkofler, i menu autunnali sono un inno ai sapori: funghi, tuberi, erbe spontanee, fermentazioni, selvaggina e antiche tecniche di lavorazione. Una cucina che rispetta tempo e stagionalità, che guarda alla memoria senza rinunciare all’innovazione.
Al centro rimane la filosofia de L’Ora Etica: privilegiare piccoli agricoltori locali, raccogliere erbe spontanee e utilizzare ingredienti stagionali provenienti da una filiera corta, ad appena un’ora e mezza da Milano.
Quest’autunno la cucina di Horto si arricchisce di fermentazioni, metodo antico che diventa strumento creativo per conservare e trasformare gli ingredienti estivi, e di antiche tecniche pastorali che restituiscono sapori intensi ai piatti. Horto propone due visioni della stagione tramite due menu.
L’Ora Etica: un viaggio completo tra i sapori d’autunno
Tra i piatti presentati si distinguono la trota iridea con catalogna e susine fermentate, il carpaccio di cervo con radicchio e sambuco, il risotto al topinambur con bergna di lepre, proposte dalla brace, e un dessert che intreccia prugne e caramello.
Vegetali Mon Amour: celebrare l’alternarsi delle stagioni
Ogni proposta cambia e si adatta ai prodotti disponibili, esaltando freschezza e stagionalità. Al cuore del menu c’è l’insalata “Dagli orti di Gea”, un piatto che racchiude l’essenza dell’autunno con misticanza aromatica, crema di cavolo nero, topinambur, sedano rapa fritto, porro marinato, semi di zucca e fichi neri freschi.
Per accompagnare l’esperienza gastronomica, Horto propone un Wine Pairing curato dal sommelier con attenzione alla stagionalità e alla natura degli ingredienti. Per chi preferisce un viaggio sensoriale senza alcol, il Pure Pairing offre un percorso unico a base di kombucha artigianale, infusi e fermentati naturali, ideato dal bartender Daniele Sedicina e dallo chef Pinton.