Keith Haring compressed
Keith Haring compressed
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Milano celebra il pittore e writer americano Keith Haring con una grande mostra dal 21 febbraio al 18 giugno

Per la prima volta una mostra percorre l’intera vita artistica di Keith Haring , con una vastissima selezione di opere provenienti da tutto il mondo, mettendo in evidenza accanto alla figura di artista militante, i riferimenti ampi e articolati ad altri artisti e linguaggi. Questi diventano nelle sue tele riflessioni sulla capacità dell’arte di auto rigenerarsi e un collegamento tra culture diverse ed universali, che consolida la sua grandezza di artista.

Dal 21 Febbraio ci sarà la possibilità di osservare le 110 opere dell’artista americano dalla sensibilità pop: molte tra queste sono di grandi dimensioni e alcune addirittura inedite o mai esposte nel nostro Paese, grazie al contributo di collezioni pubbliche e private americane, europee, asiatiche.

Caratteristica della rassegna curata da Gianni Mercurio, la prima del genere in Italia, è la ricostruzione genealogica dell’ispirazione di Keith Haring, in modo da mettere in luce il suo rapporto con la storia dell’arte: i lavori dell’artista vengono infatti inseriti in un dialogo con le sue fonti, dall’archeologia classica alle arti precolombiane, dalle figure archetipiche delle religioni alle maschere del Pacifico e alle creazioni dei nativi americani, fino ai maestri del Novecento quali Pollock, Dubuffet, Klee.

La lettura retrospettiva dell’opera di Haring fornisce una nuova interpretazione del suo stile unico e originale, che compie una vera e propria sintesi narrativa di archetipi della tradizione classica, di arte tribale ed etnografica, di immaginario gotico o di cartoonism, di linguaggi a lui contemporanei, con incursioni finali nell’avanguardia digitale grazie all’utilizzo del computer in alcune ultime sperimentazioni.

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